Il personale della Stazione Carabinieri Forestale di Pereto, unitamente al personale del Nucleo Investigativo Polizia Ambientale e Agroalimentare di L’Aquila, ha dato esecuzione al decreto di perquisizione, emesso dalla Procura della Repubblica di Avezzano , delle abitazioni dei presunti autori dell’illecito smaltimento di rifiuti, contenuti in grandi bidoni neri ritrovati occultati in varie zone dei comuni di Carsoli, Oricola e Rocca di Botte.
Negli ultimi mesi, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Pereto hanno seguito e individuato gli autori dell’abbandono di questi recipienti, spesso avvolti e sigillati in grandi sacchi neri (contenti deiezioni solide e liquide di cani) e, per lo smaltimento illecito di rifiuti, in violazione al D. Lgs 152/2006, i militari hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria M.D.C. di anni 75, M.F. di anni 22, M.B. di anni 41 e M.T. di anni 53.
A seguito della perquisizione dell’abitazione in uso a M.T., i militari hanno trovato uno scenario di significativo degrado: in cinquanta metri quadrati, il soggetto conviveva con 40 cani meticci, tutti senza microchip.
Il servizio veterinario della ASL ha preso in carico i cani ed ha disposto il loro ricovero nel canile “Comar Farm” di Collelongo, mentre il 118 ha trasportato il soggetto in una struttura ospedaliera per gli accertamenti del caso.
A carico di M.T., i militari hanno ipotizzato la violazione dell’articolo 544 ter del Codice Penale di maltrattamento di animali, che prevede la reclusione da 3 a 18 mesi o la multa fino a 30.000 euro.