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Capezzone ad Avezzano racconta la destra che non c’è ancora

Presentazione in città del libro “Per una nuova destra”. Incontro culturale e sociale organizzato da Nazione Futura.

Il rischio di un socialismo post pandemia, i possibili scenari per la corsa al Quirinale, i limiti di una politica che si ferma alle analisi dei sondaggi spesso smentite dai risultati elettorali: sono alcuni dei passaggi toccati ieri con lucidità e il solito stile diretto da Daniele Capezzone, nell’incontro di presentazione del libro “Per una nuova destra” organizzato ad Avezzano da Nazione Futura.

Capezzone, già parlamentare ed esponente di spicco del Popolo della Libertà ed oggi opinionista tra i più autorevoli, ha rappresentato la necessità di “alzare la testa come Pirlo nel calcio per capire dove deve finire la palla” anche perché “la forza elettorale è una precondizione per vincere le lezioni, ma non basta per governare”.

E allora – ha spiegato il commentatore politico che scrive per il quotidiano La Verità – “è importante non solo fermarsi all’analisi della destra e del centrodestra che oggi esistono in Italia ma anche con curiosità, ottimismo e un pizzico di fantasia vedere la destra e il centrodestra che invece non ci sono e di cui forse molti elettori avvertono la mancanza”

Dopo i saluti istituzionali del consigliere Provinciale Gianluca Alfonsi e del Presidente della commissione cultura del comune di Avezzano Nello Simonelli, che ha voluto ricordare un amico ed eccellente figura dell’informazione cittadina e marsicana recentemente scomparsa, Mario Sbardella, Capezzone è ha dedicato spazio alle domande del moderatore Armando Floris e del pubblico verso i temi di maggiore attualità “non mi piace lo schema che vede la politica come una scolaresca che si lascia giocare in attesa che arrivi il Preside a riportare l’ordine” – ha detto Capezzone – che pur senza particolari accenni polemici verso i leader di Fratelli D’Italia, Lega e Forza Italia ha sottolineato “il rischio di una spaccatura del centrodestra sulla partita Quirinale” (rischio da evitare) e la necessità di un’agenda più chiara di priorità “quali sono le prime tre cose che si ritengono fondamentali da proporre ai cittadini?”

Su questo tema la proposta contenuta nel libro è chiara nelle basi teoriche e nelle prospettive concrete “Una direzione di marcia liberale che dia risposte ai forgotten man italiani, le partite iva, le imprese e i loro dipendenti del tutto trascurati dal dibattito attuale e sia chiaramente schierata contro il pericolo dirigista, superando il dominio di rabbia e paura e con un occhio al Presidenzialismo”

Tanti gli amministratori presenti in sala dall’assessore Pieluigi Di Stefano ai consiglieri Antonio Del Boccio e Alfredo Mascigrande a Tina Sucapane comune di Collelongo, Eliana Morgante di Celano, Emiliana Salvati di Capistrello, con un siparietto simpatico finale che ha riassunto bene la soddisfazione dell’ospite dinanzi ad una platea attenta, nutrita e composta “a Roma – ha concluso Capezzone – le presentazioni dei libri sono fatte da autori che spesso non li hanno scritti direttamente, con un moderatore che non ha letto il testo da raccontare e un pubblico che non lo leggerà; qui in Marsica ho notato uno spirito diverso e molto stimolante”.

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