‘Vincere rispettando le regole, ecco come si fa…grazie ai ragazzi e i loro genitori per il comportamento’.
È il messaggio lasciato sui canali social del Capistrello da Attilio Tuzi, ad accompagnare l’immagine delle classifiche aggiornate dal Centro Servizi della Lega in merito alla Coppa Disciplina, giunta all’assegnazione virtuale del titolo d’inverno, che suggella la fine della prima parte del campionato. Una gioia mista al profondo senso di orgoglio, arrivata silenziosa, quasi senza sospetti. I ragazzi impegnati, da capolista, nei campionati Provinciale e Sperimentale, si sono piazzati, rispettivamente, al primo e al secondo posto; la Juniores élite, quarta in campionato, raccoglie poi un’altra seconda posizione dietro solo alla Renato Curi Angolana.
«Non credo di aver mai visto una squadra prima in classifica piazzarsi al primo o al secondo posto della Coppa Disciplina», ha spiegato Attilio Tuzi, responsabile tecnico del settore giovanile dell’US Capistrello. «Giocare per vincere significa darsi al cento per cento accettando lo scotto dei cartellini. Noi invece vinciamo senza protestare, senza cedere alla cattiveria agonistica, siamo puliti sul campo e questo ci riempie di orgoglio. Io e il mio collega Filippo Lancia siamo molto severi per quanto riguarda l’educazione calcistica, dentro e fuori dal prato, ci teniamo particolarmente; è il nostro biglietto da visita, e vorrei sottolineare che parecchi ragazzi li perdiamo perché a loro avviso siamo troppo rigidi e alcune famiglie, evidentemente non troppo portate a dare regole ai figli, fanno si che abbandonino il progetto».
Un riconoscimento sentito, fedele alla ricerca di quell’educazione nel comportamento e nella mentalità che deve avere la precedenza anche sull’aspetto agonistico. Il resto vien da sé e, nel caso specifico del nido granata, la vittoria è schiacciante su ogni fronte. I numeri parziali della Coppa Disciplina sono coerenti con le cifre del campo. E se vincere aiuta a vincere, è pur vero che le soddisfazioni per Tuzi e Lancia arrivano persino dalla prima squadra, sbocco di lusso per i ragazzini della Juniores, accolti a braccia aperte da Torti e concessi alla mischia dei campi di Eccellenza. Il Capistrello è un esempio pulito del calcio che produce in seno al proprio parco giovani le leve del futuro. Ragazzi classe 2000 inseriti in distinta e scesi sul rettangolo di gioco grazie al bagaglio fornito negli anni e al coraggio di Tonino Torti.
L’ennesimo applauso va inoltre ai talenti classe 2000, convocati ieri presso il centro sportivo di Chieti Scalo, per il primo degli otto raduni di scrematura previsti da qui alla Pasqua, in vista del Torneo delle Regioni, atteso, quest’anno, nientemeno che in Trentino, dopo la bella parentesi veneta della scorsa stagione. Mohammed Hati, Giacomo Fantauzzi e Cristian Paneccasio i meritevoli selezionati dal tecnico Dario Cantagallo; la prima bozza della formazione che figurerà con la divisa della Rappresentativa Regionale Allievi è stata impegnata in mattinata nella amichevole contro la formazione di pari categoria del River Chieti, mentre mercoledì si era già consumata una seduta di allenamento a Casalincontrada. I tre giovani granata, accompagnati dal responsabile dell’Ufficio Stampa, Maurizio Massimo Colle, sono rientrati nel primo pomeriggio a Capistrello, dove hanno ripreso la routine in vista del campionato.