“È sempre antipatico dire ‘avevamo ragione’ ma è andata come avevamo previsto. Il Sindaco dopo aver temporeggiato per settimane ha dovuto revocare il segretario comunale dal ruolo di Responsabile della prevenzione della corruzione in quanto condannato dalla Corte dei Conti per danno erariale. Il Sindaco in effetti è rimasto in bambola, come si suol dire, per mesi di fronte alla sentenza di condanna e si è nascosto dietro alla richiesta di parere all’ANAC per guadagnare tempo”, così in una nota i consiglieri di opposizione Chiara Di Felice, Dina Bussi e Vittorio Silvestri.
“L’ANAC – continuano – ovviamente ha dato una risposta nella direzione della revoca e solo allora ha provveduto con il decreto. Questa vicenda segnala lo stato imbarazzante in cui si trova l’Ente con un sindaco coinvolto in una grave vicenda giudiziaria, che il prossimo 28 novembre andrà davanti al GUP, e il segretario comunale revocato per condanna dallo stesso sindaco. Si ha la sensazione di vedere un’Amministrazione che cade a pezzi: uno spettacolo deprimente e un pessimo esempio all’esterno, tra condanne, processi e inchieste penali”.
“Sulla nuova nomina nulla da dire sul fatto che il dipendente individuato abbia nel tempo dato dimostrazione di comportamento integerrimo come richiede l’ANAC. Tuttavia – concludono i consiglieri di minoranza – il Sindaco nel decreto di nomina ha dovuto riconoscere in qualche modo l’anomalia della scelta, affidando al dipendente mansioni superiori rispetto alla sua categoria B3; questo comporterà spese aggiuntive a carico dell’Ente che espongono, ancora una volta, gli amministratori a responsabilità e il comune a problemi di varia natura”.