Immediata la risposta che l’Arma dei Carabinieri della provincia aquilana, unitamente alle altre forze di polizia dislocate sul territorio, ai vigili del fuoco e alla Protezione civile, ha garantito subito dopo la prima scossa di terremoto di ieri. È stata continua l’assistenza fornita alle popolazioni dimoranti nelle zone maggiormente colpite dal sisma, tra cui alcune rimaste da subito completamente isolate a causa della neve e prive di energia elettrica. Notevole, inoltre, il contributo offerto alla non facile gestione della viabilità ordinaria, fortemente compromessa dalle gravi condizioni climatiche avverse. Dalla mattina di ieri sono giunte sul 112 ben 800 chiamate, e sono stati eseguiti dai militari oltre 100 interventi a favore di persone in situazioni di grave difficoltà. Montereale e Campotosto i centri maggiormente colpiti dal sisma che contano il maggior numero di sfollati. In questi centri e nelle loro frazioni numerosissime sono state le persone soccorse dai militari. Tra i numerosi interventi di assistenza, anche di semplice vicinanza alle persone più bisognose e alle fasce più deboli, ve ne sono stati diversi a favore di persone in grave pericolo di vita. A Campotosto un 90enne con seri problemi sanitari è stato portato fuori dalla propria abitazione situata in pieno centro storico, così come due coniugi rimasti completamente bloccati dalla neve in località Rio Fucino. A Montereale, nella frazione di San Giovanni di Paganica, unitamente alla Protezione civile, i militari hanno prestato assistenza a due anziani rimasti bloccati in casa da oltre 1 metro di neve, uno dei quali è stato accompagnato d’urgenza, a causa delle precarie condizioni di salute, presso il distretto sanitario di base del paese. Ancora nella frazione di Castel Paganica di Montereale due anziani del ’29 e del ’30 sono stati letteralmente liberati dalla loro abitazione sepolta dalla neve a causa del terremoto dai militari e dai volontari della Protezione civile, che hanno spalato a mano un vero e proprio muro di neve creatosi sull’ingresso di casa. Continuo inoltre l’impegno garantito dai militari anche sul fronte dell’anti sciacallaggio e della vigilanza alle abitazioni, moltissime, abbandonate sia per paura che per i danni, tanto a L’Aquila quanto nel suo intero hinterland.
Fonte AGI
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