“Il personale di polizia penitenziaria di stanza al carcere di Avezzano è l’unico in Abruzzo a non essere dotato di caserma per il pernottamento degli agenti provenienti da sedi extraterritoriali”.
È quanto denuncia in una nota Mauro Nardella, segretario generale territoriale UIL PA polizia penitenziaria.
“Seppur l’articolo 18 della legge di riforma della polizia penitenziaria non obblighi l’Amministrazione penitenziaria in tal senso, avere a disposizione posti disponibili per ospitare personale provenienti da altre province o finanche regioni metterebbe tutti d’accordo su molteplici aspetti riguardanti la vita professionale del poliziotto penitenziario caratterizzati dalla presenza di questa importante struttura”, aggiunge.
“Basterebbe pensare che fare pernottare persone in carcere consentirebbe a chi è preposto alla gestione della sicurezza nei turni notturni e non solo di poter contare, in casi di emergenza e così come è successo ad esempio a L’Aquila e Sulmona durante i periodi caratterizzati dai terremoti, a provvidenziali supporti tecnico-operativi”, sottolinea.
“Se a ciò si aggiunge il fatto che postazioni letto potrebbero essere utili ad ospitare eventuali agenti sottoposti ad isolamento sanitario il dado verrebbe ulteriormente tratto”, aggiunge.
“A dir la verità, precedentemente ai lavori di ristrutturazione del carcere avvenuti anni addietro, la caserma esisteva salvo poi e per motivi non chiari essere soppressa. Gli spazi per recuperarla comunque vi sarebbero (basterebbe riattare l’alloggio demaniale riservato al Direttore attualmente non in uso). Sarebbe auspicabile un intervento in questa direzione per offrire quindi anche ai poliziotti ‘avezzanesi’ la possibilità di equipararsi agli altri omologhi della regione“, spiega.
“Nei prossimi giorni invieremo una richiesta formale al provveditorato per fare si che anche il carcere di Avezzano venga messo nelle condizioni di raggiungere quello che dalla UIL è visto come un importantissimo obiettivo”, conclude.