Le Organizzazioni sindacali della Polizia Penitenziaria ha scritto una lettera indirizzata Alla Presidente della Corte d’Appello, Ida Francabandera e al presidnete del Tribunale di Sulmona, Marco Billi, sulle serie problematiche relative alla Casa Reclusione di Sulmona e, in particolare, alla “cronica carenza di personale di Polizia Penitenziaria”.
“L’apodittica carenza di organico – si legge – sta arrecando nocumento per il buon
andamento organizzativo e generale, specie per il piano ferie in corso.
Ad ogni buon conto e fine, si registra una vacanza di circa venti unità del ruolo
Agenti/Assistenti che, senza alcuna perifrasi, influisce negativamente sull’assetto del lavoro, senza tralasciare le assenze a vario titolo sia attuali che prossime.
La FP CGIL ha già rivendicato questa insostenibile situazione, con una serie di iniziative, pur apprezzando gli sforzi sin qui posti in essere dalla Direzione dell’Istituto.
Abbiamo chiesto, a più riprese, all’Amministrazione Penitenziaria Centrale, una discreta perequazione del personale in questione, tenendo conto anche dei vari e corroborati interventi posti in essere (a tal riguardo) dalla medesima Direzione peligna.
Le lavoratrici ed i lavoratori sono esausti dalle quotidiane ed ardue fatiche.
Non vogliamo che, in questo mare magnum, esautorando allarmismi, la situazione possa degenerare e presentare eventi nefasti (ad ogni buon conto, il 16 giugno scorso alcuni poliziotti penitenziari venivano anche aggrediti da un detenuto).
Non arretreremo nella nostra lotta, fino a quando non ci saranno tangibili segnali a sostegno del personale e, per i motivi di cui sopra, lanciamo l’ennesimo grido di allarme e ci appelliamo al Vostro sensibile senso istituzionale”.