Lo scorso venerdì 24 febbraio la Polizia Penitenziaria di Teramo, diretta dal dirigente del corpo, Livio Recchiuti, ha sventato l’ennesimo tentativo di far entrare in carcere droga e telefonini. La droga (25,5 grammi di cocaina e 15,5 grammi di hashish) e un micro-cellulare con cavetto di ricarica sono stati rinvenuti all’interno di un secchio dell’immondizia nell’area adiacente ingresso colloqui familiari detenuti. Il sospetto è che un familiare, alla vista dell’Unità Cinofila della Guardia di Finanza che supporta le attività dei Baschi Azzurri della Penitenziaria, prima di accedere all’ingresso della zona filtro per i controlli si sia sbarazzato repentinamente della droga e cellulare buttandoli nel secchio dell’immondizia per non essere denunciato. Al momento sono in corso accertamenti per capire l’esatta dinamica.
Giuseppe Pallini, segretario provinciale SAPPE, plaude “alla professionalità, alla abnegazione ed all’astuzia del personale del reparto Colloqui e ringrazia il personale dell’Unità Cinofila della Guardia di Finanza della Compagnia di Giulianova, che quotidianamente supporta le attività di contrasto all’introduzione degli stupefacenti. Ogni giorno la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda l’illecita introduzione ed il possesso di telefoni cellulari nonché lo spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti, di sostanze stupefacenti. Auspico che l’Amministrazione penitenziaria promuova ed intensifichi momenti di formazione ed aggiornamento professionale per il personale di Polizia Penitenziaria di tutta la Regione, in particolare sui temi, come quelli del contrasto all’introduzione di droga e telefonini cellulari in carcere, maggiormente utili alla quotidianità operativa dei Baschi Azzurri.”
Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, commenta: “Il SAPPE esprime il proprio compiacimento al personale che ha operato, a riprova della professionalità e attaccamento al dovere delle donne ed uomini della Polizia Penitenziaria dell’Istituto Penitenziario teramano, vero ‘carcere di frontiera’ per le critiche condizioni operative e strutturali in cui versa”.
Capece ricorda anche che “la Polizia Penitenziaria ha un proprio Servizio Cinofili, stato istituito con Decreto del Ministro della Giustizia del 17 ottobre 2002 proprio per contrastare i tentativi di introduzione di sostanze stupefacenti negli istituti. Il servizio è articolato in: Nucleo Centrale Cinofili; Centro Addestramento Cinofilo di Asti; Nuclei Regionali Cinofili; Distaccamento Cinofili. In ambito regionale, presso ciascun Provveditorato, è presente un apposito Nucleo, che, anche avvalendosi dei nove Distaccamenti presenti su tutto il territorio nazionale, assicura le attività che attengono la sicurezza degli istituti, nonché quelle disposte dall’Autorità Giudiziaria. Auspico, per tanto, che venga predisposto dagli uffici competenti una programmazione mirata afinchè anche a Teramo e nelle altre carceri abruzzesi ci si possa avvalere del loro prezioso contributo”.
Il leader nazionale del SAPPE conclude ricordando che “la Polizia Penitenziaria è quotidianamente impegnata nell’attività di contrasto alla diffusione della droga nei penitenziari per adulti e minori. Il numero elevato di tossicodipendenti richiama l’interesse degli spacciatori che tentano di trasformare la detenzione in business”.