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Carcere Teramo, tentativo introduzione droga: una condanna

8 mesi e multa di oltre mille euro per la donna che ha tentato di introdurre droga nel carcere di Teramo la scorsa settimana. Ieri trovato un micro cellulare ad una donna prima di un colloqui, denunciata a piede libero

COMUNICATO STAMPA

La ragazza arrestata giovedì per la droga e stata condannata per direttissima stamattina a 8 mesi è una multa di 1200€ dal Tribunale di Teramo. Nella giornata di ieri, venerdì, rinvenuto altro micro cellulare ad una donna prima di entrare a colloquio con il marito detenuto: il cellulare lo nascondeva nelle parti intime. La donna è stata denunciata al l’autorità giudiziaria. Sempre nel corso della giornata, gli agenti hanno rinvenuto all’interno della cella dove detenuto il marito della ragazza arrestata giovedì 25 grammi di hascisc celata all’interno di una bomboletta di gas tipo camping installato al fornello e un cellulare smartphone nascosto in un incavo di una mensola”. Lo riferisce Giuseppe Pallini, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, che aggiunge: “Insomma, davvero il ‘lupo perde il pelo ma non il vizio’ come recita l’antico adagio…”.

Il rinvenimento è avvenuto ancora una volta – aggiunge Donato Capece, segretario generale SAPPE – grazie all’attenzione, allo scrupolo ed alla professionalità di Personale di Polizia Penitenziaria in servizio“. Il SAPPE ricorda che “sulla questione relativa all’utilizzo abusivo di telefoni cellulari e di altra strumentazione tecnologica che può permettere comunicazioni non consentite è ormai indifferibile adottare tutti quegli interventi che mettano in grado la Polizia Penitenziaria di contrastare la rapida innovazione tecnologica e la continua miniaturizzazione degli apparecchi, che risultano sempre meno rilevabili con i normali strumenti di controllo”.

A nostro avviso – conclude il leader dei Baschi Azzurri Capece – si rendono indispensabili, nei penitenziari per adulti e per minori, interventi immediati compresa la possibilità di “schermare” gli istituti penitenziari al fine di neutralizzare la possibilità di utilizzo di qualsiasi mezzo di comunicazione non consentito e quella di dotare tutti i reparti di Polizia Penitenziaria di appositi rilevatori di telefoni cellulari per ristabilire serenità lavorativa ed efficienza istituzionale, anche attraverso adeguati ed urgenti stanziamenti finanziari”.

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