“È un fatto di inaudita gravità, quanto accaduto nella Casa Circondariale di Frosinone. Un detenuto, in possesso di arma da fuoco, si è reso responsabile di un episodio del tutto aberrante, all’interno di una sezione detentiva. Non volendo entrare nel merito della vicenda, auspicando un celere accertamento da parte della Magistratura e Amministrazione Penitenziaria”.
Così affermano in una nota stampa Paola Puglielli, Antonio Amantini e Giuseppe Merola della FP CGIL Abruzzo Molise, dopo i fatti avvenuti, riportati anche dalla nostra Redazione.
“Vogliamo ancora una volta denunciare e rivendicare a gran voce le carenze organiche, strutturali, logistiche e formative che interessano anche gli Istituti Penitenziari del distretto abruzzese-molisano, nonché il sovraffollamento detentivo e l’alta presenza di soggetti psichiatrici”, affermano a voce alta i sindacalisti.
“Il panorama penitenziario è ormai inevitabilmente compromesso e pertanto urgono serie iniziative tese ad assicurare serenità ed ambienti sicuri per le nostre lavoratrici e lavoratori della Polizia Penitenziaria e Funzioni Centrali”.
“Investire con coraggio e rafforzare l’esecuzione penale esterna potrebbero essere l’avvio di una nuova era, prima che sia troppo tardi – continuano i sindacalisti – Le carceri del Paese non restino meri ricettacoli di disagi e continui teatri di episodi spiacevoli che, ancora oggi, continuano a mettere a dura prova l’intera stabilità sociale del Paese”, aggiungono.
“Politica ed Istituzioni abbiano finalmente il coraggio di riflettere ed intervenire hic et nunc”, concludono senza mezzi termini.