“La situazione delle carceri italiane è grave ma in alcune regioni, l’Abruzzo ad esempio, assume i connotati della vera e propria emergenza. Tuttavia di fronte a questo stato di cose le risposte del Governo sono non solo in grave ritardo ma quando si passa dalle parole ai fatti risultano ampiamente deficitarie”.
Così il senatore abruzzese del Pd Michele Fina intervenendo nell’aula di palazzo Madama in replica al Governo interrogato sullo stato della casa circondariale di Vasto e sul suo rapporto con il territorio circostante. “La situazione della casa circondariale di Vasto, ha aggiunto il senatore Dem, è indicativa della lentezza e probabilmente dello scarso interesse del Governo verso l’emergenza carceri, visto che sono serviti 10 mesi, più il contributo della trasmissione Report, per avere una risposta peraltro del tutto inadeguata rispetto alle criticità esistenti. A livello nazionale abbiamo 61mila detenuti a fronte di 47 mila posti, già sopra il limite di 60mila che ci ha fruttato già una condanna internazionale, il 40% detenuti fa ricorso a psicofarmaci e il 20% della popolazione carceraria compie atti di autolesionismo mentre le piante organiche risultano sottopotenziate del 50% del personale. In Abruzzo la situazione è ancora più grave. Nel caso specifico nella casa circondariale di Vasto su 66 dipendenti, già sotto organico rispetto ai 99 previsti, si registrano altre 28 persone non impiegate causa trasferimenti e problemi psicofisici. A ciò poi si deve aggiungere un congedo straordinario che assomma a 6000 giorni. Insomma una vera e propria “fuga” che accresce il disagio e le problematicità esistenti.
La maggioranza e gli esponenti del Governo dovrebbero visitare più spesso gli istituti di pena italiani per rendersi conto della drammaticità della situazione. Sarebbe utile visto che oggi ci viene comunicato che vi sarà forse a maggio o giugno del prossimo anno qualche assunzione chiaramente non in grado di dare copertura ai posti vacanti a livello nazionale. Inoltre il caso Vasto presenta un altro aspetto che indica il ritardo e la scarsa attenzione del Governo verso la questione carceri. La casa circondariale, infatti, è inserita nella riserva naturale di punta Aderci, una perla a livello turistico, che viene penalizzata dal divieto di balneazione causato proprio dagli sversamenti della fossa Imof della stessa casa Circondariale. Fatto che impedisce di ottenere la sesta bandiera blu con i logici contraccolpi per il turismo locale. Anche in questo caso, nonostante la nostra denuncia, il Governo ha impiegato 10 mesi per non fare nulla e poi scaricare sulla amministrazione locale, probabilmente a sua insaputa, la soluzione del problema. Per questo, nel ringraziare il presidente Menna e l’amministrazione di Vasto che compiono enormi sforzi per la crescita del territorio senza il sostegno della Regione del Governo, chiedo che almeno si faccia un tavolo con le amministrazioni locali per risolvere questa ulteriore problematica che danneggia le comunità locali. Viene poi spontaneo domandarsi cosa intenda fare ANCE Abruzzo di fronte ad un Governo che scarica la responsabilità su un comune: prenderà le parti di un suo associato oppure del Governo?”