Ascoltata la richiesta del segretario territoriale Uilpa Polizia penitenziaria Abruzzo, Mauro Nardella, sulla necessità di garantire ancora il servizio degli operatori socio sanitario che sono stati impegnati durante l’emergenza sanitaria da Coronavirus nelle 8 carceri abruzzesi. Pur essendo meno di una trentina, circa 25, nelle carceri abruzzesi gli oss hanno garantito servizi indispensabili negli istituti penitenziari fino al 31 maggio, quando è scaduto il contratto di assunzione a tempo determinato. Dopo l’appello Uilpa in Abruzzo, venerdì scorso, il deputato della Lega, Domenico Furgiuele, ha depositato una Interrogazione parlamentare, a risposta orale, rivolta alla ministra della Giustizia, Marta Cartabia, e al ministro della Salute, Roberto Speranza, chiedendo le iniziative che i ministri intendano adottare per promuovere, di concerto con le Regioni, il prolungamento dei contratti degli Operatori socio sanitari (Oss) con una ‘previsione di un percorso di stabilizzazione degli stessi e il riconoscimento pieno dei loro diritti e delle loro posizioni’. Questo per garantire il necessario supporto sociosanitario soprattutto agli istituti penitenziari che, dopo la fase emergenziale e una breve proroga, si sono trovati sguarniti di assistenza socio sanitaria, esattamente dal primo giugno. Si tratta di 1.500 oss che si sono rivelati indispensabili nell’impegno assunto durante l’emergenza pandemica nelle carceri, circa mille operatori e nelle Residenze sanitarie assistite per 500 unità.
Carceri: in Abruzzo c’è bisogno di operatori sanitari
Carceri: in Abruzzo c'è bisogno di operatori sanitari, interrogazione ai ministri