Agli inizi di aprile si era invaghito di una condomina e non perdeva occasione per molestarla organizzando veri e propri agguati pur di incontrarla, sebbene fermamente e più volte rifiutato.
In quella circostanza la donna, fortemente provata per la situazione surreale e stanca delle continue avances, che si protraevano già da tempo, aveva preso coraggio e si era rivolta ai Carabinieri di Sant’Egidio alla Vibrata i quali, dopo le necessarie verifiche e la raccolta delle testimonianze avevano, hanno rimesso una dettagliata informativa alla Procura della repubblica presso il Tribunale di Teramo.
Successivamente il G.I.P., in applicazione del “codice rosso”, aveva inizialmente allontanato l’uomo morboso dal Comune per poi commutare la misura cautelare con il divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi da lei frequentati.
Tale misura meno afflittiva, però, non è stata recepita dallo stalker che è tornato a molestare la donna. I militari hanno così informato il Giudice che questa volta ha emesso il provvedimento più afflittivo della custodia cautelare in carcere.
Una volta rintracciato l’uomo i militari hanno notificato il provvedimento e per lo stesso si aperte le porte del carcere di Perugia data l’indisponibilità di altri istituti penitenziari della Regione Abruzzo.