“Alla nostra città è stata affidata una missione da Papa Francesco. Dobbiamo diventare la Capitale del Perdono anche riscoprendo la santità di Celestino V e la sua figura dal punto di vista spirituale e pastorale”.
Il cardinale Giuseppe Petrocchi ha presentato con queste parole il convegno storico e pastorale dal titolo ‘L’Aquila, capitale del perdono. Misericordia è sapersi amati nella nostra miseria’, un’iniziativa in programma venerdì 25 agosto a palazzo dell’Emiciclo, nella sala Ipogea. Un incontro che fa seguito al convegno di preparazione della visita pastorale di papa Francesco all’Aquila.
Il nuovo appuntamento è stato presentato oggi dal cardinale insieme allo storico Walter Capezzali, da don Daniele Pinton, preside dell’Istituto diocesano di Scienze Religiose ‘Fides et ratio’ e da Ersilia Lancia, assessore del Comune dell’Aquila.
Citando l’omelia di Papa Francesco a L’Aquila, Petrocchi si è soffermato sulla figura di san Celestino V. “Alla nostra città – ha detto – è stata affidata una missione da Papa Francesco.
“Dobbiamo diventare la Capitale del Perdono anche riscoprendo la santità di Celestino V e la sua figura dal punto di vista spirituale e pastorale. Non un uomo del no, o del ‘gran rifiuto’, ma un uomo del sì la cui santità è ancora attuale. Dobbiamo eliminare dalla sua figura e dalla Perdonanza, quelle incrostazioni che nel corso dei secoli hanno oscurato la sua grandezza umana e spirituale e quella del dono dell’indulgenza del Perdono che anticipato il primo Giubileo del 1300″.
Due i momenti del convegno, nella mattinata la prima parte con quattro relazioni tenute da monsignor Claudio Palumbo, vescovo di Trivento; monsignor Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento; monsignor Sergio Pagano, prefetto dell’archivio apostolico, insieme a Walter Capezzali; lo stesso don Pinton, insieme al vescovo ausiliare, monsignor Antonio D’Angelo. A seguire avranno luogo una quinta e una sesta relazione, con Agostino Parravicini Bagliani, presidente Sismel e con Alessandra Bartolomei Romagnoli e Alfonso Marini. Il convegno si chiuderà con la liturgia dei vespri presieduta dal cardinal Petrocchi.