Il reato di “manovre speculative su merci” per cui indaga la Procura di Roma era esattamente quello ipotizzato dal Codacons nell’esposto presentato alla magistratura e che ha dato avvio alle indagini della procura capitolina.
Lo afferma l’associazione dei consumatori, che aveva presentato una denuncia sui rincari di luce e gas, carburanti e prezzi al dettaglio.
“Nel nostro esposto chiedevamo alla magistratura di procedere proprio per il possibile reato di “Manovre speculative su merci” (oltre che per aggiotaggio e truffa) previsto dall’art. 501 bis del codice penale secondo cui “chiunque, nell’esercizio di qualsiasi attività produttiva o commerciale, compie manovre speculative ovvero occulta, accaparra od incetta materie prime, generi alimentari di largo consumo o prodotti di prima necessità, in modo atto a determinarne la rarefazione o il rincaro sul mercato interno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 516 a euro 25.822”, spiega il Codacons.
“Siamo soddisfatti per la decisione della Procura di condividere le nostre tesi e ora, se saranno accertati illeciti sui prezzi di energia, carburanti e altri beni essenziali, i responsabili andranno incontro ad una maxi-class action del Codacons per conto di milioni di consumatori e imprese danneggiati dall’escalation dei listini”, conclude il presidente Carlo Rienzi.