Sono circa 9 milioni gli italiani a rischio povertà energetica a causa del caro bollette di luce e gas.
A lanciare l’allarme è la Cgia di Mestre sulla base degli ultimi dati disponibili del rapporto Oipe 2020.
L’Associazione precisa che si tratta di numeri sottodimensionati perché calcolati prima dello shock energetico iniziato nel secondo semestre del 2021.
Secondo l’elaborazione dell’Ufficio Studi Cgia si stimano in condizioni di povertà energetica i nuclei familiari che non riescono a utilizzare con regolarità l’impianto di riscaldamento d’inverno, quello di raffrescamento d’estate e a causa delle precarie condizioni economiche, non dispongono o utilizzano saltuariamente gli elettrodomestici ad elevato consumo di energia come lavastoviglie, lavatrice, asciugatrice, aspirapolvere, microonde o forno elettrico.
La situazione più critica si verifica soprattutto nel mezzogiorno.
Campania, Sicilia e Calabria sono le regioni più vulnerabili.
La situazione nelle altre regioni del sud è un po’ meno critica, ma comunque con una vulnerabilità energetica medio-alta.
In Abruzzo i nuclei familiari a rischio povertà sono tra 77mila e 132mila.