Arriva anche all’Aquila la Carovana per la Cittadinanza, un’iniziativa promossa da ARCI, CGIL, CoNNGI, Dalla Parte Giusta della Storia, IDEM Network, Italiani senza Cittadinanza e in collaborazione con Il Razzismo è una Brutta Storia e CNCA. Il prossimo 8 maggio, infatti, arriva nella nostra Provincia il furgone che sta girando l’Italia per sensibilizzare e informare la collettività sul referendum fissato per i prossimi 8 e 9 giugno.
Le tappe sono due: la prima, alle ore 10.00, presso il mercato dell’Aquila, a Piazza d’Armi; la seconda, alle ore 17.00, a Sulmona, presso Piazza XX Settembre.
“Il quorum – si legge nella nota inviata alla stampa dal sindacato – è il primo obiettivo da raggiungere, in una fase di forte astensionismo. È, quindi, necessario che i cittadini e le cittadine, informati sul punto, si riapproprino della sovranità che conferisce loro la Carta Costituzionale e che, quindi, partecipino attivamente allo sviluppo politico, sociale ed economico del Paese, avvalendosi dello strumento di democrazia per eccellenza, e cioè del referendum. La grande sfida è quella di informare e sensibilizzare i cittadini e le cittadine su molteplici temi: lavoro, sicurezza, dignità, cittadinanza. Ed infatti, in occasione del referendum fissato nelle giornate dell’8 e del 9 giugno prossimi, abbiamo l’opportunità di dare una chiara indicazione sulla direzione che intendiamo dare al nostro Paese, per l’abrogazione di cinque leggi inique, in contrasto con i principi di uguaglianza e di giustizia sociale. Abbiamo la possibilità di concretizzare una maggiore stabilità e più garanzie dei diritti del lavoro per tutti i lavoratori e per tutte le lavoratrici, italiani e migranti, appianando le disuguaglianze sociali e riaffermando, per l’effetto, il valore della solidarietà sociale. In particolare, ricordiamo che, da più di venti anni, la legge sulla cittadinanza produce effetti negativi su centinaia di migliaia di lavoratori e di lavoratrici, che, pur cittadini e cittadine a tutti gli effetti, sono costretti ad attendere dieci anni almeno per ottenere il diritto di vivere e di sentirsi parte attiva del nostro Paese, che è anche il loro. Il referendum vuole ridurre questo periodo a cinque anni, permettendo anche la trasmissione automatica della cittadinanza ai figli e alle figlie minorenni. Il percorso della Carovana per la Cittadinanza coinvolgerà chiunque voglia partecipare per dare un segnale chiaro e forte, esprimendo, con il voto, con cinque sì, la nostra volontà di cambiamento, per avere maggiori garanzie, diritti, sicurezza e stabilità nel mondo del lavoro e per il superamento delle disuguaglianze sociali”, questa la conclusione.