“Ho letto con stupore le dichiarazioni del candidato sindaco di una parte del centrodestra, Tiziano Genovesi. Sono rimasto colpito dai toni, forse inaspriti dalla delusione per i tanti esponenti dell’area politica di riferimento che non accettano forme di prevaricazione ed arroganza. Mi chiedo come si facciano a confondere due piani distinti”. Lo afferma Cristian Carpineta, candidato consigliere a sostegno di Gianni Di Pangrazio sindaco.
“Genovesi – continua – accusa il dott. Di Pangrazio di aver lavorato nel capoluogo in ruoli primari della pubblica amministrazione e confonde ciò con il dato politico di essere catapultato, per voleri esterni, a concorrere da primo cittadino. La differenza ritengo sia palese. Una cosa è fare il direttore generale e come tale essere chiamato ad adempiere ad un compito professionale, altra è venir imposto per logiche che in Città sono conosciute da tutti e decise a cinquanta chilometri di distanza”.
“Un intervento tanto scomposto quanto sgradevole – conclude – denota il nervosismo tipico di chi vede gli esponenti di centrodestra resistere ad una logica di imposizione arrogante. Chiami pure chi vuole ‘cameriere’. Noi, anche per rispetto di chi fa un lavoro degno di considerazione come tutti gli altri, ci limitiamo a rimarcare quanto il menù offerto dalla lega aquilana appaia indigesto ai più”.