Momenti di tensione nella tarda mattinata di ieri nel Carrefour Express nel centro storico dell’Aquila, dove un gruppo di una ventina di manifestanti, come si legge sull’Ansa Abruzzo, ha fatto irruzione con striscioni, sudari di stoffa bianca macchiata di vernice rossa a simulare il sangue, per criticare presunte connessioni con il sistema economico israeliano.
Secondo quanto riportato sui social dall’imprenditore Marcello De Angelis, l’azione avrebbe interrotto temporaneamente l’attività del supermercato, bloccando clienti e spaventando i presenti, tra cui alcuni bambini.
De Angelis è proprietario della storica Bottega da Marcello, che dal 2023 gestisce anche il punto vendita della catena di supermercati contro la quale, da tempo, movimenti come Bds (Boicottaggio, disinvestimento, sanzioni) hanno lanciato una mobilitazione per denunciare le complicità con il “sistema israeliano di colonialismo, occupazione e apartheid”.
L’imprenditore ha segnalato anche lanci di oggetti e insulti ai dipendenti.
“Non ci sono stati da parte nostra atti di violenza – hanno spiegato alcuni manifestanti all’ANSA – abbiamo semplicemente simulato un corteo funebre da piazza IX Martiri con sudari e bandiere in favore della Palestina e in testa un cartello con scritto ‘Stop al genocidio’. Siamo poi entrati nel Carrefour, ma ci siamo limitati a un semplice flashmob in linea con altre azioni di protesta condotte in altre parti d’Europa, come a Oslo, il tutto finalizzato a denunciare le atrocità del genocidio a Gaza”. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine. Annunciate azioni legali da parte del management del punto vendita.