Un gruppo di lavoro avrà il compito di predisporre una proposta per adeguare lo strumento urbanistico del Comune dell’Aquila, con lo scopo di ricomprendere le aree dove sono state costruite le casette temporanee dopo il terremoto del 6 aprile 2009.
Lo ha stabilito la Giunta comunale, approvando oggi una delibera con la quale ha designato i componenti di questo organismo. Si tratta del segretario generale del Comune, Lucio Luzzetti, del dirigente del settore avvocatura, Domenico de Nardis, e del responsabile del settore Ricostruzione privata e urbanistica, Roberto Evangelisti.
“La legge regionale 29 del 2020 – hanno spiegato il sindaco Pierluigi Biondi e l’assessore alle Politiche urbanistiche, Francesco De Santis, che ha illustrato l’atto in giunta – ha previsto che i comuni abruzzesi delle aree dei crateri sismici 2009 e 2016 possano adeguare i rispettivi strumenti urbanistici, anche con delle deroghe, con l’obiettivo di inserire nelle aree edificabili i lotti interessati da strutture e manufatti temporanei realizzati a seguito degli eventi sismici. Ciò, a condizione che gli stessi siano conformi ai titoli autorizzative o alle comunicazioni previsti per legge, oppure alla normativa emergenziale emanata a seguito degli eventi sismici”.
Biondi e De Santis hanno inteso ringraziare il presidente del Consiglio comunale, Roberto Santangelo, che è anche vice presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo “per aver promosso l’iniziativa di legge regionale, che sblocca questa annosa situazione”.
“A mia volta – ha osservato Santangelo – ringrazio sindaco e assessore De Santis per aver dato esecuzione con estrema puntualità alla legge regionale in questione, ulteriore segno tangibile della concretezza dell’azione politico-amministrativa della giunta Biondi, a tutto vantaggio della collettività”.
“Il gruppo di lavoro – hanno concluso il sindaco Biondi e l’assessore De Santis – dovrà naturalmente approfondire le tematiche sviluppate dalla legge regionale, onde formulare una proposta che preveda le modalità che porteranno, laddove possibile, alla regolarizzazione delle casette di questo genere. In ogni caso, la delibera di oggi permette finalmente, dopo quasi 14 anni, di uscire da quelle incertezze che, fino ad oggi, sono state dissipate solo dalla magistratura amministrative, e di porre dei capisaldi attraverso i quali, in modo chiaro e trasparente, i cittadini interessati potranno sapere come comportarsi in ordine i manufatti in questione”