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Casi Valle Peligna: “Solo risposte fumose e insoddisfacenti”

Insoddisfatti i consiglieri Scoccia e Paolucci sulle risposte fornite dall'assessore regionale alla Sanità circa l'aumento dei casi Covid in Valle Peligna. "Quando il Pronto Soccorso di Sulmona verrà dotato di un macchinario per l'analisi dei tamponi?".

“Risposte fumose, solo questo siamo riusciti ad ottenere dall’Assessore Verì”.

E’ quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale Marianna Scoccia a seguito del Consiglio regionale che si è tenuto ieri a Palazzo Silone, all’Aquila.

“Alle precise domande è stato risposto con il solito fare compassato e al limite della superficialità, leggendo il compitino e senza fornire elementi di novità. A quanto pare, stando alle parole dell’assessore, è stato fornito adeguato supporto, in termini di personale, al sistema di prevenzione con numerosi arrivi di medici anche da Avezzano e L’Aquila, dispiegamento di forze comunque insufficiente che ha generato affanno nel servizio di igiene impegnato in un’imponente opera di tracciamento”, continua la consigliera in quota UdC.

“Un grazioso giro di parole è stato utilizzato, invece, per dire che non si sa se e quando il P.O. di Sulmona verrà dotato di un macchinario per l’analisi dei tamponi, il sistema adottato dalla regione è in fase di rivisitazione ma non ci è dato saper come. “ continua la Scoccia. Gli investimenti previsti per l’ospedale Santissima Annunziata saranno limitati ai soli 200.000,00 euro previsti dalla rete covid per tutti gli ospedali sede di pronto soccorso, senza quindi potenziare adeguatamente il reparto di anestesia e rianimazione che pure ha svolto un ruolo strategico nella prima ondata di covid. Infine l’Assessore Verì ha affermato che sono in fase di rivisitazione i carichi di lavoro dei reparti di chirurgia e anestesia per valutare se potenziarli, ancora una volta quindi si preferisce rispondere con un vedremo piuttosto che risolvere le criticità tempestivamente.

Fa eco alla Scoccia, anche il capogruppo del PD, in Regione, Silvio Paolucci: “È necessario che la Regione impari da ciò che è stato, quello che chiediamo è di sapere le intenzioni future e se è presente un piano di sorveglianza che possa evitare il ripetersi di emergenze come nella Valle Peligna. Chiediamo, inoltre, che le 4 aziende sanitarie forniscano una panoramica sui programmi degli interventi, degli investimenti e delle strumentazioni, così da permettere a noi consiglieri di esercitare l’azione di monitoraggio e pungolo che ci compete, ma soprattutto per poter dare risposte alla cittadinanza. Siamo stanchi, noi ma soprattutto gli abruzzesi di queste risposte vuote, pretendiamo chiarezza!”, questa la conclusione.

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