Sicuramente, la guida amministrativa di Marco Marsilio in Abruzzo si farà ricordare. L’Abruzzo che, a seguito del balzo in avanti sia tecnico che politico del governatore di origini romane rispetto al piano del Governo, è già diventato un caso nazionale. “Stamattina – si legge sull’Ansa Abruzzo – presentiamo l’impugnativa” contro l’ordinanza della regione Abruzzo.
Così il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, ad Agorà, su Rai 3.
“Quella scelta unilaterale del governatore Marsilio ha messo in difficoltà l’intero sistema a partire dai sindaci, agli amministratori, ai dirigenti scolastici. Qualcuno deve preoccuparsi ed occuparsi del rispetto delle regole”. Vedremo come evolverà la vicenda.
Marco Marsilio ha firmato domenica sera l’ordinanza regionale che ha fatto scattare il colore arancione per la Regione, che era ancora in zona rossa e che lo sarebbe stata sino a mercoledì 9 almeno, cioè oggi.
In conferenza stampa, il presidente della Giunta abruzzese, diffidato sia dal Ministro Speranza che dallo stesso Boccia a ritirare il provvedimento che di fatto anticipa la decisione del Governo di 48 ore e che è tutt’ora in vigore, ha spiegato che l’Abruzzo, in base ai dati, non doveva più essere sottoposto al regime massimo di cautela e che non poteva per un’altra settimana sostare in zona rossa, senza, a detta sua, motivi verificati e validi per la protezione della salute dei cittadini. Una scelta che ha fatto anticipare la riapertura dei negozi e che, comunque, si incardina come caso unico in Italia.