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Caso Passeri, interviene la Farnesina

"Seguiamo caso Passeri con massima attenzione, chiesta visita consolare"

La Farnesina segue “con la massima attenzione” il caso di Giacomo Passeri, che è stato condannato in Egitto per traffico internazionale di droga, e ha chiesto l’autorizzazione a una visita consolare in carcere con la massima urgenza. Lo assicura il ministero degli Esteri in una nota, nella quale fa sapere che lo scorso 19 agosto ha avuto luogo al Cairo l’udienza di primo grado sul caso Passeri, cui il capo della cancelleria consolare dell’ambasciata d’Italia, accompagnato da un interprete, ha assistito in qualità di osservatore.

Lo stesso giorno, l’avvocato ha informato l’ambasciata che il signor Passeri è stato condannato a 25 anni di detenzione (quindi non ergastolo). Le autorità egiziane accusano il signor Passeri di averlo trovato in possesso di un importante quantitativo di stupefacenti tra cui anche numerosi ovuli, da lui ingeriti, contenenti anche essi stupefacenti e, per tale motivo, lo hanno condannato per traffico internazionale di droga, ricorda ancora la Farnesina.

In attesa della pubblicazione del dispositivo della sentenza, il legale ha comunque già informato l’ambasciata dell’intenzione di presentare ricorso. L’ambasciata, in stretto coordinamento con la Farnesina, sta continuando a seguire il caso con la massima attenzione, attraverso costanti contatti con il legale del connazionale e ha richiesto alle competenti autorità egiziane di autorizzare una visita consolare in carcere con la massima urgenza, per prestare ogni necessaria assistenza.

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