“Quella che forse voleva essere un’iperbole, magari per sdrammatizzare vicende invece molto gravi per entrambe le comunità, è finita per essere un autentico scivolone per il quale ritengo che la giornalista che ha pronunciato quelle parole debba molto semplicemente scusarsi, con il Veneto e con l’Abruzzo”.
Lo afferma il senatore di Fratelli d’Italia Guido Liris, eletto in Abruzzo, a proposito dello speciale sul Vajont del Tgr Veneto in cui la giornalista Milva Andriolli parlando del processo che fu trasferito all’Aquila, in un passaggio ha affermato che “la natura si vendicò dello scippo nel 2009 con il terremoto dell’Aquila e quei fogli, salvi per miracolo, presero temporaneamente la strada di casa”.
“Presenterò una richiesta formale di chiarimenti anche nella Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi”, afferma Liris. “I termini che si usano in casi delicati come questi vanno pesati tenendo sempre in considerazione che siamo di fronte a migliaia di vittime e a intere comunità che hanno patito per anni, e in molti casi continuano a pagare pesanti conseguenze per drammi di proporzioni immani”.
“Concedersi ‘licenze poetiche’ davanti ad autentiche tragedie, considerate magari meno emotivamente impattanti solo perché appartenenti al passato – nel caso dell’Aquila neanche troppo remoto – è intollerabile, ferisce le sensibilità di chiunque abbia anche solo indirettamente vissuto i due eventi e lascia molto semplicemente basiti”, conclude Liris.