Un altro bandolo della matassa da trovare. Per ora, c’è stato già un primo passo, da parte del Corpo di Polizia Locale della città di Avezzano, in raccordo e accordo con la Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica della città. Un primo passo per incominciare a fare luce su cattivi odori che si percepiscono nella zona sud dell’area industriale. Odori che da alcuni lavoratori e da RSU di stabilimento della LFoundry, nonché sindacalisti, sono stati definiti come “nauseabondi”. Sono state interessate dagli agenti due ditte del Nucleo Industriale avezzanese, le due più grandi: motivo? Effettuare dei prelievi delle acque reflue per tentare di capire, attraverso delle indagini successive mirate, quale sia la causa scatenante del cattivo odore, oramai non più non calcolabile, che si percepisce nella zona industriale della città.
Quattro tecnici dell’Arta, oggi, assieme agli agenti della Polizia Locale e ai Carabinieri Forestali si sono occupati dei prelievi, effettuati ogni tre ore delle acque reflue di un pozzetto fiscale e di uno scarico dedicato. Le successive analisi andranno a determinare i parametri delle acque; se si profileranno all’orizzonte delle violazioni di legge, in base alla tabella del Decreto numero 152 del 2006, ci saranno delle ripercussioni.
Domani verranno analizzati i campioni in laboratorio. A seguito delle risultanze, verranno indirizzate le indagini. E’ partita, quindi, un’attività di ricerca.