I consiglieri comunali, Angela Marcanio e Calvino Cotturone, insieme al segretario del Pd, Ermanno Natalini, hanno incontrato la direttrice del Castello di Celano, Marina Nuovo, e il direttore dei Musei Archeologici Nazionali d’Abruzzo, Massimo Sericola, per affrontare due questioni di grande importanza per Celano: la grave carenza di personale che ha colpito il Castello e la chiusura prolungata del Museo Paludi. In risposta a questa situazione, i Consiglieri comunali e il Pd, hanno deciso di agire con determinazione per tutelare il patrimonio culturale, lanciando una doppia iniziativa: una a livello comunale e l’altra a livello parlamentare.
“Nonostante il Castello di Celano sia, da sempre, il museo più visitato d’Abruzzo, ci troviamo nella spiacevole situazione di averlo chiuso tre giorni su sette per mancanza di personale”, hanno dichiarato i Consiglieri Angela Marcanio e Calvino Cotturone. “Ci faremo carico di una azione incisiva da condividere con l’intero Consiglio comunale, per sollecitare il Ministero dei Beni Culturali a prestare più attenzioni ai siti celanesi. Il nostro obiettivo è quello di ripristinare, da subito, le aperture del Castello per sei giorni alla settimana. Chiediamo inoltre un potenziamento delle risorse, sia economiche che di personale, per garantire anche la riapertura e la valorizzazione del Museo Paludi. Siamo certi che questa proposta incontrerà l’interesse dell’intero Consiglio comunale, che si unirà compatto a questa nostra iniziativa”.
“Siamo determinati a fare in modo che il nostro patrimonio venga preservato e rilanciato”, ha commentato Ermanno Natalini, segretario del Pd. “Abbiamo chiesto al senatore Michele Fina, e lo ringraziamo per la sua disponibilità, di intervenire con tutti gli strumenti parlamentari necessari per sollecitare l’attenzione del ministro Alessandro Giuli, ad affrontare e risolvere questa situazione. L’intervento parlamentare servirà anche per fare luce sulla questione dei fondi stanziati per i nostri musei e chiarire i motivi dei recenti tagli. Purtroppo, il governo Meloni ha sottratto un milione di euro dalle risorse previste: un danno grave per la cultura e il turismo della nostra zona”.
Durante l’incontro sono stati discussi anche i progetti di valorizzazione previsti per il Castello, tra cui il restauro della cinta muraria, finanziato con 900.000 euro, e gli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche, sostenuti da 190.000 euro provenienti dal PNRR. Inoltre, era stato previsto un progetto da 3,5 milioni di euro per migliorarne l’accessibilità. Tuttavia, il recente taglio di un milione di euro operato dal governo ha ridotto significativamente quest’ultimo intervento. Il Museo Paludi, invece, chiuso ormai dai tempi della pandemia, continua ad essere un’importante risorsa culturale che resta fuori dalla fruizione pubblica. Per questa struttura sono stanziati 2 milioni di euro per il consolidamento e per gli impianti, e 190.000 euro per l’eliminazione delle barriere architettoniche.