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Celano, record spese legali: 120mila euro in 10 mesi

Natalini (Pd): “Limitare costi e ridurre conflittualità. Necessario applicare principio di rotazione e un regolamento per scelta professionisti”

Il Comune di Celano spende 120mila euro in 10 mesi per gli incarichi legali e il Pd insorge: “Con quei soldi aiutiamo le famiglie in difficoltà. Le spese che saranno sostenute dall’ente per patrocini legali e costituzioni in giudizio evidenzia il segretario di circolo del Partito democratico, Ermanno Natalini, sono sintomo di “un’alta conflittualità dell’amministrazione comunale”.

Proprio per questo Natalini ha lanciato una proposta rivolta agli amministratori con l’obiettivo di ridurre le spese per le cause e aiutare chi ne ha bisogno.

“Si tratta dell’ennesimo record negativo: ì soldi spesi dal Comune di Celano per questioni legali sono un’esagerazione – ha commentato il segretario -. Abbiamo fatto una verifica tra i vari comuni abruzzesi, anche più grandi di Celano, e la spesa è quasi sempre più bassa del 50 – 70 per cento. Non si può propagandare lo stanziamento di appena 30mila euro in un anno per i nuovi nati se poi se ne spendono 120mila, quattro volte tanto, in dieci mesi per le spese legali. Purtroppo questo dato è sintomo di scelte spesso sbagliate, di una mancanza di dialogo e di un’alta conflittualità dell’amministrazione comunale. A nostro avviso dovrebbe essere favorita la conciliazione nell’interesse di tutta la comunità, salvo poi gli episodi specifici che devono essere affrontati seguendo determinati percorsi”.

Il Partito democratico, che ha approfondito le delibere e le varie situazioni aperte, ha chiesto anche all’amministrazione di effettuare una rotazione.

“Oltre al capitolo di bilancio dedicato alle spese legali c’è un’altra anomalia da segnalare – ha continuato Natalini – si tratta dell’affidamento degli incarichi ai vari legali che spesso non rispettano il principio di rotazione e altri ancora dati in possibile conflitto di interesse. Da segnalare inoltre che nella maggior parte dei casi, i professionisti non sono nè di Celano, nè del foro di Avezzano ma in alcuni casi addirittura di fuori regione. È evidente che va invertita la rotta e per questo il Comune deve dotarsi di un regolamento dove vengano stabiliti i criteri di affidamento e, prima ancora, un avviso pubblico per la formazione di un elenco di avvocati per il conferimento di incarichi di assistenza legale in modo da garantire rotazione, oggettività e trasparenza”.

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