“Ci siamo messi alle spalle un anno molto complicato e difficile per tutti, pieno di tensione, paura, ansia e preoccupazione. Abbiamo perso certezze, scoprendoci fragili e vulnerabili”. Queste sono le parole per il nuovo anno, appena incominciato, da parte del sindaco di Celano, Settimio Santilli, dai primi mesi impegnato a 360 gradi nella lotta contro il Covid, come del resto tutti i sindaci d’Italia.
“Davanti ai problemi di salute siamo tutti uguali e solo quando li si vive in prima persona o in famiglia, si capisce che la salute è una sola e le priorità dei valori della vita d’un tratto si scoprono esser diverse.
Tutti abbiamo commesso degli errori, dei quali far tesoro per non ripeterli”, continua il primo cittadino della città del Castello della Marsica.
“Siamo stati costretti a toglierci l’abbraccio, la stretta di mano e a starci a distanza, ma abbiamo imparato ad apprezzare e capire quanto questi piccoli gesti siano importanti e ci manchino”.
“Iniziamo il 2021 con i migliori auspici, dove il primo augurio che mi sento di esprimere é che ognuno possa godere di piena salute, una condizione che ci permette di affrontare qualsiasi problema la vita ci presenti dinanzi. Dovrà essere l’anno del riscatto e della rinascita, in cui dovremo avere una grande coesione e solidarietà. A dominare dovrà essere lo spirito di collaborazione e il convergere tutti su un confronto costruttivo, basato sul rispetto reciproco delle idee e delle persone, ma proteso sempre al bene comune e alla crescita. Sono convinto che tutto ciò rappresenti una forma di conciliazione che non abolisce le legittime distinzioni, ma che le integra rispettandole”.
“Le sfide che ci attendono sono troppo importanti e vanno affrontate con coraggio ed ottimismo accrescendo la responsabilità sociale di tutti, non solo delle istituzioni. Ognuno può e deve dare il suo apporto, per superare le difficoltà che si presenteranno con coscienza civica, solidarietà sociale e rinnovato senso morale. Dobbiamo comprendere che questo riguarda tutti noi e non è solo compito di qualcuno, solo così potremo riacquisire la nostra serenità e la vita normale a cui tutti eravamo abituati. La normalità ci appartiene. Ce la dobbiamo riprendere con maturità, responsabilità e sacrificio.
Torneremo ad abbracciarci e ad inebriarci di gioia ed affetto. La storia parla per noi, ci siamo sempre rialzati da periodi bui, duri e densi di problemi e difficoltà. Sarà così anche stavolta. Ce la possiamo fare, ce la dobbiamo fare, ce la faremo”, questa la conclusione.