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Santilli: “Onorato di essere stato il primo cittadino”

La lunga lettera del sindaco ai cittadini

“Sono giunto ormai al termine del mio mandato ed è doveroso da parte mia congedarmi da voi con un affettuoso saluto”. Attraverso una lunga lettera il sindaco di Celano, Santilli, volge un saluto ai concittadini, in vista della scadenza del suo mandato.

“Ogni giorno di questi 5 anni sono stato motivato dall’alto senso di responsabilità del ruolo che ho ricoperto. Essere il primo cittadino di Celano per me è stato solo un grande ed enorme ONORE.
Le cose scritte non potranno mai rendere merito alla ricchezza e alla vivacità che le relazioni umane tessute in questi anni mi hanno lasciato.

Mi avete dato tanto e dunque il mio primo grazie va a voi che mi avete sostenuto anche nei momenti più critici e delicati riponendo in me la massima fiducia. Mi avete permesso di vivere una esaltante esperienza umana e politica che farà parte per sempre del mio bagaglio di vita.
Unire e mai dividere: questi i miei motti, perché ho sempre creduto che una comunità debba unirsi ed essere coesa se vuole crescere, e che chi la rappresenta abbia il dovere di incarnare questi principi fino alla fine.

Ecco perché voglio ringraziare uno ad uno i miei colleghi consiglieri con i quali abbiamo guidato la nostra città fino alla fine del nostro mandato con maturità, passione e responsabilità. A loro va la mia più alta riconoscenza per la lealtà dimostratami e la profonda e disinteressata dedizione al bene comune. Il sano confronto ci ha aiutati a crescere e a prendere le decisioni che ritenevamo più giuste ed opportune per la comunità.

Voglio ringraziare i colleghi di minoranza che pur nelle diverse posizioni da ciascuno rappresentate e nel rispetto dei ruoli, hanno dimostrato un alto senso civico e di appartenenza.
É anche per queste ragioni che a Celano non è attecchito quell’odio sociale che spesso negli ultimi anni si respira sempre di più in diverse realtà italiane. La casa comunale è stata veramente la casa di tutti, aperta all’ascolto delle problematiche di chiunque abbia avuto l’esigenza di rappresentarle, senza distinzione alcuna, perché ognuno potesse sentirsi parte integrante attiva e mai passiva della propria città.

Grazie anche a chi mi ha messo in discussione, perché dalla critica ho sentito di poter crescere e migliorare, ho capito che cambiare idea spesso è cosa ragionevole ed intelligente. Il rispetto del pensiero e delle idee altrui è alla base di ogni sano principio democratico e liberale.
I problemi che ci hanno attanagliato in questi cinque anni di mandato sono stati molteplici e diversi, non da ultimo l’emergenza Coronavirus, che insieme abbiamo superato con lucidità, equilibrio, razionalità e rispetto delle regole. Abbiamo avuto una unione collettiva e un alto senso di solidarietà e responsabilità che ci hanno permesso di ripartire con umiltà e forza dopo il periodo più critico della storia contemporanea anche dal punto di vista economico.
Non posso tralasciare il lavoro prezioso dei dipendenti comunali, che nei diversi ruoli ricoperti hanno permesso all’amministrazione di raggiungere gli obiettivi che si era prefissata e di superare gli ostacoli che le si sono frapposti.

Un ringraziamento sincero al mondo associativo, da quello sportivo, a quello sociale, anziani, culturale, musicale, commerciale, e del volontariato che contribuiscono ogni giorno a tenere saldo il nostro alto senso di identità celanese.
Alle forze dell’ordine esprimo il più vivo apprezzamento per il lavoro svolto al servizio della comunità e per tutto il supporto ricevuto in questi anni per la tutela della sicurezza e della legalità.
Grazie alle confraternite, ai parroci e ai sacerdoti con i quali vi é stata sempre una stretta e proficua collaborazione tesa a mantenere vive e a rafforzare le nostre splendide tradizioni religiose.

Al personale scolastico rappresento un grande elogio per la professionalità e la passione profuse nell’insegnamento e nell’educazione delle nuove generazioni.
Spesso ho cercato di immedesimarmi nel pensiero dei giovani, tornando a ritroso a quando lo ero anche io, per prendere le decisioni più giuste e lungimiranti. Mi auguro di essere stato un esempio positivo per voi, vicino alle vostre esigenze, necessità ed aspettative per il vostro futuro.
Il giudizio sul mio operato non spetta a me darlo, perché è sotto gli occhi critici di tutti e nella memoria di ciascuno di voi. So che potevo fare di più e meglio, ma ciò che non rimpiangerò mai, è l’essermi dedicato ogni giorno senza mai risparmiarmi con tanto amore e passione alla crescita di Celano.
L’ascolto, il confronto e la riflessione sono venute sempre prima dell’azione, sempre ragionata ed equilibrata e presa con la giusta prudenza nella valutazione non solo delle conseguenze positive, ma anche di quelle più negative che questa potesse implicare.
Mi capita spesso in questi ultimi giorni di guardare la fascia tricolore che ho portato sulle mie spalle.

Il primo giorno che la si indossa si ha il timore di non esserne degno, di non avere la forza per sostenerla, tanto da sentirne il peso come un macigno. Nel corso del tempo trascorso, l’ho vestita sempre con grande orgoglio e dignità, tanto che quel peso oggi rappresenta solo un inestimabile valore.
A fianco alla nostalgia di qualcosa che si conclude, sento la serenità di aver fatto sino in fondo il mio dovere e di aver dato tutto me stesso per la mia città e i miei concittadini”.

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