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Celano, svanisce per ora il sogno del progetto di riqualificazione di via Gualchiera

Tanta amarezza nelle parole del sindaco di Celano, Settimio Santilli, deluso per l’opposizione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggi dell’Abruzzo alla proposta di bonifica della ‘Cartiera Feudale’: «Con rammarico – spiega in una nota Santilli – dobbiamo constatare che la prevista riqualificazione di via Gualchiera rimarrà per il momento nel cassetto. Il sogno di rendere una parte della Città più moderna, funzionale e vivibile svanisce a causa dell’ostracismo di coloro che, abilmente mimetizzati tra gruppi o associazioni, anziché prodigarsi per il bene comune, hanno solo strumentalizzato la vicenda per non meglio definiti e chiari obiettivi o interessi partitici. Un ritornello già sentito in passato, un no disfattista  a prescindere, senza il supporto di una valida e praticabile soluzione alternativa e senza soprattutto buon senso ed obiettività».

«Il mio primo commento – aggiunge il sindaco – amaro nei toni e duro nei contenuti, non è dovuto ad una personale presa di posizione, condivisibile o meno. Al contrario penso di interpretare il sentimento di coloro i quali, fortunatamente la stragrande maggioranza in Città, avevano accolto con un certo favore il progetto di riqualificare l’intera area, migliorandone la viabilità, il decoro e la qualità della vita dei residenti. Coloro che si sono opposti al programma di recupero non hanno fatto del male al sindaco o all’attuale amministrazione, ma all’intera collettività celanese. Fossero stati alimentati dall’obiettivo di migliorare la città preservandone la memoria, avrebbero come minimo richiesto un confronto sul progetto per discuterne anche i valori storici e, laddove possibile, conservarli o riportarli alla luce, invece si è preferito strumentalmente concedersi all’ennesimo esposto al solo fine di allungare il brodo. O peggio, che la situazione possa degenerare, data la condizione di rischio e pericolosità della struttura.  A questo punto dovrebbe essere premura degli uffici competenti attivarsi per la messa in sicurezza dell’area e, perché no, attendere finalmente che i lungimiranti tecnici, che tanto si sono prodigati per non far rivalutare la zona, presentassero una proposta progettuale valida ed alternativa».

«Il nostro progetto per rivitalizzare via Gualchiera – ha continuato Santilli – era di ampio respiro, in vista anche della utilizzazione a breve della nuova scuola nell’area dell’ex Bonaldi. Si sarebbe realizzato un anello stradale che avrebbe risolto e migliorato di gran lunga il flusso veicolare che già attualmente, a causa della strada stretta ed angusta, rende problematico il normale transito automobilistico. Oggi mi preme sottolineare con vigore come si stia perdendo una buona occasione per ammodernare il tessuto urbano, pur rispettandone le connotazioni storiche ed artistiche. Dopo  anni ed un lungo lavoro costante e paziente, durante i quali sono stati innumerevoli gli incontri con i proprietari dei ruderi pericolosamente in bilico nella zona, si era arrivati ad una definizione della complessa questione soddisfacente per tutti. A lavori ultimati Celano avrebbe avuto una porta d’ingresso alla Città più moderna, più bella e più funzionale».

«Come detto in precedenza – conclude il Sindaco – per il momento il piano di recupero di via Gualchiera subisce uno stop. Posso assicurare tuttavia, che mi adopererò con la stessa tenacia e pazienza del passato per trovare possibili forme alternative e risolutive. Nessuno intende mettere in dubbio la storicità del luogo, ma oggi il manufatto rappresenta un pericolo per la circolazione pedonale e veicolare. Provvederò a chiedere alla Soprintendenza, unitamente ai privati possessori, di intervenire con un adeguato restauro, sfruttando i contributi economici che la stessa comunicazione pervenuta dichiara che ci sono. Ovviamente produrrò un atto amministrativo ed una diffida con i quali imporrò i tempi di intervento e nella quale si faranno i debiti distinguo che, in caso di potenziali vicissitudini riconducibili alla pericolosità degli stessi manufatti, ci possano essere responsabilità imputabili e riconducibili a chi, come è noto, voleva intervenire per  il recupero dell’area».

Un progetto ad ampio raggio che, da un lato, avrebbe tenuto conto del valore storico del sito, promuovendone la salvaguardia attraverso un ragionato piano di restauro, e dall’altro avrebbe garantito la messa in sicurezza dell’intera area. L’amministrazione celanese si adopererà affinché il dissenso degli organi predisposti non sia definitivo.

 

Foto di: www.rete8.it

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