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Centrosinistra: “Emendamenti a favore della comunità”

"Il Marsilio furioso attacca l’opposizione ma non risponde sulle priorità"

Sostegni per famiglie e imprese, per l’attività sportiva e il ripristino dei fondi per la Vita indipendente, questo chiederanno i gruppi di centrosinistra con tre emendamenti destinati ad alimentare il confronto nell’aula del prossimo Consiglio regionale.

Tre temi importanti e prioritari per la comunità illustrati in conferenza dai consiglieri del Pd, Abruzzo in Comune, Gruppo Misto e Legnini Presidente.

“Nella manovra di bilancio di Marsilio non ci sono le famiglie, né le imprese messe in ginocchio dal covid e dal caro energia, una situazione confermata anche dall’imbarazzante tentativo di giustificare tale mancanza che il Presidente ha affidato ieri a dichiarazioni offensive e irriguardose rilasciate sui canali istituzionali, che lo qualificano – così i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Pierpaolo Pietrucci, Americo Di Benedetto, Marianna Scoccia e Sandro Mariani – Dice che è finito il tempo delle marchette (per altro tutte della maggioranza), Marsilio, ma dimentica inchieste e accertamenti giudiziari che hanno aperto una profonda questione morale del rapporto tra potere pubblico e utilizzo delle risorse della sanità sotto il suo Governo Regionale“.

“Attacca con violenza l’opposizione sul metodo, ma dimentica anche che in aula il centrodestra sta facendo di tutto per tappare la bocca a ogni tipo di dissenso o di invito a collaborare a vantaggio della comunità, calpestando ogni regola. Prova ne è il fatto che a settembre, mentre le altre Regioni varavano misure concrete e aggiuntive rispetto agli aiuti governativi, il centrodestra in Abruzzo si prodigava a bocciare la nostra proposta per l’adozione di misure urgenti per i sostegni contro il caro energia, un provvedimento chiesto da tempo anche dalle parti sociali e che aveva tutte le coperture per agire con urgenza. E poi, in aula i ripetuti tentativi della sua maggioranza di piegare il regolamento a proprio piacimento, calpestando i diritti delle opposizioni. Bene a fronte di tanto e tale disprezzo verso un ruolo e una dialettica politica che, si arrenda il Presidente romano, è ancora democratica, noi non cederemo, anzi saremo ancora più determinati perché l’Abruzzo merita un impegno serio da parte del Governo regionale che finora non ha fatto nulla, NULLA e si ricorderà come il governo che ha fatto di tutto per evitare di sostenere famiglie, imprese, sport e quei nuclei che hanno un disabile grave o gravissimo in casa. Da questo nascono i nostri emendamenti. Lotteremo in aula con ogni mezzo perché passino e perché questo esecutivo apra gli occhi sui veri problemi dell’Abruzzo e degli abruzzesi”.

Emendamento da € 93,9 mln a famiglie e imprese. L’emendamento, sul quale siamo aperti al confronto e al dialogo purché non si perda altro tempo prezioso, che già a decorrere da questo ultimo scorcio del 2022 istituisce una dotazione iniziale su un fondo speciale per fronteggiare i maggiori costi energetici sostenuti dalle famiglie e dalle imprese. Un fondo che potrebbe essere immediatamente integrato con le altre risorse provenienti dai Fondi EU non ancora oggetto di impegni e pagamenti, per il quale siamo in attesa di conoscere i dettagli e le cifre, dopo l’impegno assunto dalla Capigruppo di effettuare una rapida ricognizione che, però, tarda ad arrivare e che potrebbe liberare decine e decine di milioni di euro. Un provvedimento che nasce per fare arrivare linfa a famiglie e imprese e tiene conto di una crisi che non sembra interessare a questo centrodestra e prevede un apposito fondo, con una dotazione iniziale, per l’anno 2022 di euro 14.213.572,93, per l’anno 2023 di euro 36.699.087,70, per l’anno 2024 di euro 43.024.392,40 di contributi a fondo perduto a carico di famiglie e imprese che ne faranno richiesta. Questo approderà al prossimo Consiglio regionale dove porteremo la voce di una popolazione che non trova attenzione e risposte alle sue istanze.

Speriamo di poterlo fare in linea con le regole che assicurano la dialettica democratica all’Assise e con l’auspicio che il regolamento non venga nuovamente calpestato e forzato, per far passare l’ennesimo provvedimento omnibus privo di utilità per la comunità. Qualora dovesse accadere quanto registrato nelle ultime sedute, agiremo di conseguenza e lo faremo con tutta la forza e gli strumenti necessari a riportare la politica regionale nel verso giusto, quello che va a vantaggio delle cittadine e dei cittadini abruzzesi, nel rispetto di tutte le forze politiche e delle regole democratiche poste a fondamenta dell’azione amministrativa regionale”.

Emendamento da € 2 mln a sport. Lo shock energetico e i rincari paralizzano l’attività sportiva locale, perché non ce la può fare a sostenere gli aumenti. L’Abruzzo è fra le pochissime regioni italiane a non intervenire. In questo scenario pagano un prezzo altissimo, fino al rischio di chiudere i cancelli anche le società, le associazioni sportive che per funzionare, soprattutto in inverno, hanno bisogno di energia per il riscaldamento, l’illuminazione, le attrezzature, gli spogliatoi. La nostra proposta prevede una variazione di bilancio capace di sostenere interventi incisivi indispensabili per evitare la chiusura a breve degli impianti e, soprattutto, per salvare centinaia di posti di lavoro nel comparto dello sport abruzzese per dare un segnale di presenza sui problemi che contano, in quanto riguardano le famiglie ed entrano nelle case e nelle vite di tutti gli abruzzesi. Una proposta che non faccia figli e figliastri, ma che venga incontro a tutto il mondo dello sport con criteri che riconoscano di più alle strutture più energivore”.

Emendamento da € 3 mln a Legge su Vita indipendente. “Il nostro emendamento prevede il rifinanziamento della legge regionale 23 novembre 2012, n. 57 (Interventi regionali per la vita indipendente), incrementandolo per l’anno 2022 per 3.000.000 di euro, per assicurare contributi alle famiglie che hanno in carico un disabile grave o gravissimo, al fine di garantire l’applicazione della misura della Vita Indipendente. Non si possono lasciare senza fondi soggetti che già vivono condizioni complicate, né è pensabile di poter giocare alle tre carte con queste vite, promettendo di ripristinare equilibrio con una variazione di bilancio che non si sa né quando e né se ci sarà e, soprattutto, di cui non è oggi nota la possibile entità”.

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