INFO MEDIA NEWS
Cultura NEWS PRIMA PAGINA SLIDE TV

C’era una volta in Pennsylvania nonno Giambattista

Giuseppe Lalli racconta il nonno materno, lavoratore nelle miniere di carbone in America

Giuseppe Lalli ricorda suo nonno Giambattista che era partito per l’America a soli sedici anni per lavorare nelle miniere di carbone della Pennsylvania. Sin da bambino gli raccontava dei duri turni di lavoro sotto terra, in una condizione di costante pericolo “con la morte sempre davanti agli occhi”.

Ai racconti di tristi episodi come quello di quando aveva riportato alla luce pezzi di corpo di minatori rimasti vittime sotto terra, alternava anche episodi allegri e piacevoli come quelli della domenica giorno in cui usciva con i suoi compagni di lavoro per cercare di abbordare le ragazze della zona con il loro inglese maccheronico del “Will you go along with me?”.

Aveva vissuto in diverse località come Minersville, Port Carbon, Altoona. Ricordi colorati di fatica e di sacrificio ma nei quali Lalli sottolinea che pareva di cogliere sempre una grande nostalgia. Non si trattava solo di rimpianto per la lontana giovinezza, c’era dell’altro. Parlando dell’America a volte sospirava e si leggeva nel suo viso il rammarico per aver perso il treno della sua vita, quello che passa una volta sola. E proprio di un treno si era trattato. Era andato “come turista”, come ripeteva spesso, con un permesso che doveva rinnovare ogni sei mesi. Non avendo la cittadinanza americana e essendo trascorsi i cinque anni richiesti per ottenerla, aveva deciso di andare a farne richiesta nella vicina città di Altoona ma perse il treno. E da allora non ha più pensato alla cittadinanza e nel 1922 è tornato in Italia.

Con i risparmi dell’America acquistò qualche pezzo di terra da coltivare e per costruire insieme al fratello una modesta casetta. Giuseppe Lalli scrive che sono state tante le volte in cui inveì contro la malasorte che gli aveva fatto perdere quel treno. L’America se la sognò per tutta la vita e ancora da vecchio, quando un emigrato tornava al paese in vacanza, dava fondo a tutta la sua memoria pur di scambiare qualche parola in inglese.

Altre notizie che potrebbero interessarti

Vaccini anti-Covid, Ema frena: “Presto per la terza dose”

L'autorità europea per i farmaci: "Autorizzazione definitiva potrebbe arrivare nel 2023"
Redazione IMN

Terminati i lavori di restauro della Chiesa San Francesco

"Finalmente restaurato grazie all’interessamento del Senatore Alberto Bagnai"
Redazione IMN

Corecom Abruzzo: bando per spot sui prodotti locali

Avviso pubblico rivolto agli operatori della comunicazione. Bando attivo fino al prossimo 8 ...
Redazione IMN