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Certificazione di qualità per la Banca degli occhi di L’Aquila

La Banca degli occhi dell'ospedale aquilano è una delle 13 esistenti in Italia. Rafforza il suo ruolo.

La Banca degli occhi di L’Aquila si riafferma, ancora una volta, come un’eccellenza sanitaria italiana. Ogni anno, vengono trattati, sotto il suo “tetto”, circa 2 mila interventi di microchirurgia oculare e portate a termine 8 mila visite oculistiche. Si dota, inoltre, di 3 sale operatorie e strumenti all’avanguardia per l’espletamento di esami diagnostici di retina e cornea.

La Banca degli occhi dell’ospedale di L’Aquila, dopo quella per i trapianti di cornea e le membrane amniotiche, ottiene la certificazione di qualità anche come centro di conservazione del tessuto osseo.

Un riconoscimento, concesso dal centro nazionale trapianti, che attesta l’adozione di procedure operative, codificate e controllate in base a standard europei, che si traducono per il paziente nell’innalzamento della soglia di sicurezza e quindi nella riduzione al minino di rischi, errori e reazioni avverse. L’ampliamento della certificazione di qualità è un premio all’attività della Banca degli occhi che, dal 2000 a oggi, ha processato complessivamente (cioè controllato e verificato nei propri laboratori ai fini dell’idoneità al trapianto) circa 3.000 tessuti.

La Banca, diretta dal dottor Germano Genitti, conferma così un ruolo di primo piano non solo in Abruzzo ma anche in Italia, essendo una delle 13 ‘sorelle’ della branca esistenti nella Penisola. Al lavoro di laboratorio si affianca l’attività del reparto ospedaliero e di microchirurgia oculare che fa registrare numeri importanti: oltre 2.000 interventi chirurgici l’anno. Peraltro, dall’estate dello scorso anno, con il trasferimento nell’edificio L2 dell’ospedale San Salvatore, la Banca-microchirurgia oculare si avvale di un blocco operatorio totalmente rinnovato che comprende 3 sale operatorie dotate di strumentazioni all’avanguardia. Tra esse il femtolaser (che emette un fascio di luce a elevatissima velocità senza l’utilizzo del bisturi), microscopi operatori con OCT integrato (per esami diagnostici di retina e cornea) e sistemi faco-vitrectomi di ultima generazione che permettono di eseguire interventi di cataratta e di microchirurgia di altissima precisione con elevati standard di qualità. Lo spostamento nell’edificio L2, dando piena autonomia al reparto e migliorando nettamente l’organizzazione logistica, ha permesso anche una riduzione di tempi di attesa, soprattutto per gli interventi chirurgici alla cataratta, anche in virtù dell’utilizzo di quattro poltrone chirurgiche che consentono di ottimizzare i tempi e di evitare passaggi intermedi.

La Banca degli occhi-microchirurgia oculare dell’ospedale di L’Aquila, che è centro di riferimento per la terapia delle maculopatie, per la chirurgia vitreoretinica e il glaucoma, esegue circa 1000 interventi di cataratta l’anno ed è specializzata nella gestione delle patologie della superficie oculare e corneale. Ogni anno viene assicurato un numero considerevole di visite che supera le 8.000.

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Redazione IMN