«Mentre la stampa locale metteva in risalto l’arrivo di 111 milioni frutto dell’emendamento sblocca-fondi del governo, (sollecitato dai parlamentari abruzzesi), destinato ad interventi urgenti per la messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25, direttamente dal quotidiano Il Sole 24 ore pubblicato ieri, apprendiamo che Strada dei Parchi non ha affatto abbandonato il progetto più complesso che prevede modifiche importanti all’attuale tracciato, proponendo al Ministero una soluzione da 6,5 miliardi di euro autofinanziata».
Lo affermano dalla Cgil-Filt Abruzzo e temono che «a fronte di un allungamento di almeno vent’anni dell’attuale concessione ma anche di incrementi tariffari annui costanti nell’ordine del 2,5%, ci sono significativi interventi di riduzione della forza lavoro che dovrebbe ridursi di circa 300 unità passando dagli attuali 471 a soli 181, decrementando i costi del personale del 41%». Stando a quanto rilevano dalla Cgil: «Chiaro è l’intento della società del gruppo Toto di continuare a perseguire l’obiettivo di azzerare nel breve medio termine le attività di esazione ai caselli e di puntare alla quasi totale automazione dei pedaggi. Tutto questo avviene proprio mentre sulla decisione unilaterale adottata da alcune società concessionarie del servizio autostradale (e nello specifico il riferimento è proprio alla Strada dei Parchi) di eliminare progressivamente il turno notturno tra le ore 22 e le ore 6 del personale di servizio». La Cgil è contraria ad ogni ipotesi di varianti sui tracciati autostradali. «Un conto è mettere in sicurezza i viadotti e il tracciato logorati dal tempo e dagli eventi sismici, altro è effettuare correzioni invasive del tracciato tali da compromettere l’equilibrio idrogeologico di un territorio in cui sono frequenti attività sismiche».
Fonte ASIpress
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