“L’ennesima azione scellerata si sta perpetrando sul territorio marsicano, ovvero la chiusura degli uffici del catasto ad Avezzano. Continua senza soluzione di continuità il depauperamento del nostro territorio”.
E’ quanto si legge in una nota a firma di Francesco D’Amore, presidente della CNA di Avezzano, che a chiare note fa sapere che “è arrivato il momento di dire basta a queste azioni”.
Il messaggio chiaro dell’associazione di categoria CNA di Avezzano è rivolto a tutti: alla popolazione, alle parti sociali, alla politica di ogni colore, perché i beni di cui stanno privando il nostro territorio, sono beni comuni, di tutta la comunità.
“Il nostro territorio è oggetto in questo periodo, già di per sé difficile dal punto di vista sanitario, economico e sociale, di azioni e scelte scellerate che vanno in perfetta controtendenza rispetto a ciò che da più parti si va professando, ovvero ripresa e crescita. Quale ripresa da parte del tessuto economico in cui operano le nostre imprese se da qui a breve vedremo dismesso uno dei più importanti presidi di legalità, mi riferisco al Tribunale di Avezzano; quale ripresa se non si pensa ad un rilancio dell’area industriale di Avezzano con l’inserimento nella ZES; quale crescita senza adeguati presidi sanitari sul nostro territorio, senza adeguate infrastrutture. Abbiamo ragione di ritenere che ciò sia sufficiente affinché il nostro territorio, e più in generale le aree interne, vengano attenzionate alla stregua di quanto, purtroppo, sta caratterizzando il distretto industriale della Val di Sangro, una delle più pesanti e preoccupanti vertenze della nostra regione. Non meno preoccupante quanto sta avvenendo in Marsica“.
La popolazione, le imprese che rappresentiamo, sono stanche di vedersi sfilare continuamente da sotto gli occhi strutture e beni che, con un’adeguata programmazione, potrebbero al contrario divenire il volano per la ripresa anche delle aree interne.
“Pensiamo poi a quali aggravi in termini di tempo, costi e procedure significhi la chiusura dell’ufficio catastale di Avezzano, proprio nel momento in cui centinaia di imprese e tecnici stanno svolgendo un intenso lavoro sui bonus fiscali in edilizia. Anche in questo caso “il paradosso dell’andare in controtendenza”; nel momento in cui la CNA, unitamente ad altre Associazioni di imprese operanti nel comparto edile, ottiene dal governo il ripristino in tutto o in parte delle misure agevolative legate all’eco-sisma bonus – pensiamo al meccanismo della cessione dei crediti – di contro andiamo a “gambizzare” le procedure con la chiusura di quegli stessi uffici che dovrebbero semplificare la vita a centinaia di tecnici ed imprese impegnati in tale direzione. Tutt’altro, siamo convinti che gli uffici del catasto andrebbero implementati, sia in termini di risorse umane, ma anche da un punto di vista tecnologico per assicurare lo snellimento delle procedure. Come è noto la CNA di Avezzano, per il tramite del proprio Consorzio di emanazione Edilcoop Abruzzo, è impegnata in un’attività molto intensa con circa 15 cantieri in corso, 50 imprese ed una squadra di tecnici del settore che chiedono di intervenire presto per evitare il peggio.
Alle parole del Presidente D’Amore fanno eco quelle dei tecnici del Consorzio Edilcoop che chiedono alla CNA di Avezzano di farsi portavoce nei confronti dell’amministrazione comunale delle enormi difficoltà che si ingenererebbero con la chiusura degli uffici di Avezzano: “Questo depotenziamento sarebbe sicuramente una grave complicazione per il lavoro dei tecnici, con importanti risvolti anche in tema di bonus e agevolazioni fiscali. Qualsiasi procedura edilizia parte infatti proprio dalla verifica di conformità dei fabbricati, a livello urbanistico, nonostante le semplificazioni dedicate al Superbonus, ma anche catastale. Il censimento catastale degli immobili nasce proprio ai fini fiscali, tanto che il primo requisito che un fabbricato deve avere, per poter godere di una qualsiasi agevolazione fiscale, è che esso sia correttamente iscritto in catasto”.
“Molto spesso ci si trova di fronte a piccole o grandi irregolarità catastali, la cui risoluzione è propedeutica agli iter progettuali ed esecutivi degli interventi edilizi.
Da qualche anno le procedure catastali possono essere gestite telematicamente, ma il confronto diretto con gli uffici preposti resta fondamentale per un’agevole individuazione delle modalità d’impostazione del lavoro e quindi per la veloce risoluzione delle problematiche. La pandemia ha già dimostrato che la riduzione delle occasioni di confronto diretto con gli uffici è insostenibile. Inoltre, qualora ci si dovesse rivolgere in maniera sistematica agli uffici di L’Aquila, sia per i necessari confronti, che per ogni ricerca d’archivio, anche gli oneri professionali aumenterebbero con conseguente aggravio dei costi a carico dei cittadini dell’ampio bacino marsicano (si pensi alle aree di Balsorano, Carsoli, Pescasseroli) e con allungamento dei tempi lavorativi”.
“Attendiamo risposte rapide e chiare dalla politica affinché si scongiurino queste perdite per il nostro territorio; piena disponibilità da parte dei nostri professionisti, ma anche delle nostre strutture e della CNA tutta ad un confronto aperto su questa ed altre tematiche. Solo con un confronto aperto a tutte le parti sociali si potrà raggiungere l’obiettivo della Grande Marsica”, questa la conclusione del Presidente D’Amore.