Lo scrittore Ignazio Silone, in esilio politico in Svizzera, chiuse la scrittura del suo romanzo capolavoro di Fontamara, in tedesco, con una frase che resterà un classico: “CHE FARE”. in verità il giovane Secondino Tranquilli. la riprese dal manifesto di V.I.Lenin, che pose la domanda per la formazione del nuovo Partito, con i “problemi scottanti del nostro movimento”: l’avanguardia della classe operaia, guidata dai “rivoluzionari di professione“, come era stato il ventenne Silone già nelle file comuniste, uno tra i più attivi “fenicotteri“.,(come venivano chiamati all’interno del partito), per sfuggire alla polizia politica fascista, la famigerata “Ovra“. Quindi il tema della militanza politica prima e poi l’approccio letterario di un apostolato, venato dal primitivo spirito religioso dei monaci celestiniani sarà sempre presente nell’opera di I.Silone, fino all’incompiuta” Severina”. Per questo il grande intellettuale, nativo di Pescina, nel cuore storico della Marsica, ancora oggi è considerato un “cittadino del mondo“, perché i suoi valori e temi restano universali ed attualissimi, capaci di parlare con una “forza visionaria” a tutte le generazioni. In tal senso la stessa XXVII Ed.” Premio Internazionale IS”, chiusasi a Pescina il 13 e 14 dicembre us, ha arricchito non poco questo dibattito, con il titolo emblematico de: “La cultura siloniana e la scuola degli uomini liberi”. Due intense giornate di studi , dibattiti e spettacoli, sempre promossi dall’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Mirko Zauri, anche in veste di Presidente del “Centro Studi IS” e del “Parco Letterario IS”, con il Consiglio Comunale, presieduto da Vincenzo Parisse ed il supporto di tutto il vitale tessuto associazionistico locale .Inoltre con l’essenziale sostegno della Regione Abruzzo, guidata da Marco Marsilio , gli Assessori, Roberto Santangelo e Mario Quaglieri, con i Consiglieri Maria Assunta Rossi e Francesco Taglieri Sclocchi ed il Presidente della Provincia dell’Aquila e Sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, presenti tanti amministratori locali e il Vice Presidente della Fondazione Carispaq, Pierluigi Panunzi. In particolare è risultata ricca la partecipazione delle scuole abruzzesi al “Premio I.IS“-Sezione Giovani “, sul tema dell’amicizia nella prosa siloniana, presente la Dirigente “Ist. Comprensivo Fontamara”, Monica Maccarrone, con la moderazione di Luca Di Nicola e i cinque vincitori del Premio Giovani, a cui sono state assegnate le Pergamene, con le motivazioni ed i premi in danaro, a partire dal vincitore, lo studente dell’ultimo anno del Liceo Classico “A.Torlonia” di Avezzano, il pescinese Federico Scamolla. Una riflessione di elevato spessore, culminata sabato 14 dicembre us con la ripresentazione di ben due tesi di laurea discusse recentemente presso l’Università “G.D’Annunzio di CH-PE, con il Relatore, il Prof. Mario Cimini, da parte di due brillanti studentesse, la Dott.ssa Valentina Vanni su: l” Ignazio Silone e Nicola Chiaromonte , direttori di Tempo Presente”, con ventidue lettere inedite, commentate insieme all’attuale direttore della rivista, Alberto Aghemo. A seguire la replica della tesi di laurea su: “Ignazio Silone, il dovere di resistere alla persecuzione, gli anni dell’esilio” della Dott.ssa Federica Tartaglia, con le considerazioni di Sergio Venditti (Red.Abruzzese della rivista siloniana). La chiusura dell’evento è stata riservata al progetto degli studenti di UNICH, coordinato dalla Prof.ssa Silvia Scorrano su: L’Abruzzo ne “L’Avventura di un povero cristiano” che costituirà uno degli spunti programmatici per il 2025, Anno del Giubileo e di Pescina “Capitale della Cultura d’Abruzzo “, in vista di quella Italiana 2026 della città dell’Aquila. Un confronto stimolante, che ha animato le due giornate, inserendole nel quadro di promozione degli stessi Parchi Letterari, ad opera del suo Presidente Stanislao De Marsanich (mostrando la stessa spilla del P.L”Ignazio Silone”), con la presentazione della suggestiva mostra di presepi (a cura dell’Ass.Italiana Amici del Presepio). Le due serate hanno poi visto l’intenso spettacolo dell’attore marsicano, Sergio Meogrossi, ne: “Un ammanto di parole”, con brani tratti dal romanzo incompiuto di Silone, “Severina“. Il secondo, lo spettacolo musicale ,a cura della “Corale Folkloristica Fontamara “, diretta dal M.^ Giovanna Pace, con la collaborazione del M^ Giuseppe Palerma.
Comunicato stampa