Torna ad accendersi il dibattito sulla chiusura degli ambulatori marsicani per la vaccinazione. La decisione della Asl 1 e del manager Rinaldo Tordera infatti, non ha mai trovato il favore degli utenti del servizio sanitario marsicano e degli amministratori, che da luglio portano avanti una battaglia per cercare di scongiurare la chiusura. Martedì scorso, al Palazzo dell’Emiciclo dell’Aquila, una delegazione rovetana, composta dal sindaco di Balsorano, Antonella Buffone, dal vicesindaco di San Vincenzo Valle Roveto, Carlo Rossi, e dall’assessore all’Istruzione di Civitella Roveto, Lucia Allegritti ha incontrato Giuseppe Di Pangrazio, presidente del Consiglio regionale, e Maurizio Di Nicola, presidente di I° Commissione. Sul tavolo dell’incontro le criticità che uno stravolgimento simile comporterebbe per le popolazioni dei comuni che ora sono serviti dal Distretto Sanitario di Base di Civitella Roveto. «Il distretto di Civitella raccoglie oltre 23mila utenze, e, guardando alle vaccinazioni abbiamo risultati eccellenti, con picchi oltre il 98%, con un attesa massima per i servizi di mezz’ora» ha spiegato Lucia Allegritti. «Siamo secondi solo ad Avezzano per bacino d’utenza, e penso che chi abbia operato questi tagli non conosca il territorio e non abbia interpellato i responsabili dei distretti». Nell’ottica della razionalizzazione e del potenziamento dei presidi, i contribuenti rovetani dovrebbero rivolgersi al centro di Tagliacozzo, che insieme ad Avezzano e Pescina, andrebbe ad includere tutto il bacino d’utenza marsicano. Gli esponenti della Regione hanno promesso che indagheranno sul metro usato per la razionalizzazione e che porteranno all’Azienda Sanitaria Locale le criticità illustrate dalla delegazione. «In un momento così delicato per le campagne vaccinali non ci serviva proprio un ulteriore ostacolo ad una pratica necessaria e di garanzia, come appunto i vaccini. A volte, fare economia non paga, perché si impoveriscono le risorse di un territorio» ha concluso la Allegritti.
Foto: Wired