Il Presidente della Commissione Sanità Mario Quaglieri esprime il proprio dissenso in relazione alla nota inviata dal Ministero richiedente la chiusura del punto nascita di Sulmona.
“Apprendo con enorme stupore e totale disaccordo la richiesta pervenuta dal Ministero. Ciò evidenzia, ancora una volta, la scarsa vicinanza e conoscenza del Governo centrale di alcune necessità e problematiche che interessano il nostro territorio, in particolar modo quelle afferenti le zone interne, montane, situate geograficamente in aree ignote, ahimè, a chi freddamente antepone il burocratismo alle primarie ed essenziali esigenze di ogni singolo cittadino, quali il diritto alla vita, alla nascita stessa. Stupisce come, differentemente da quanto inizialmente ci si poteva auspicare per mezzo dei rapporti intercorsi tra il governo regionale, le sue strutture ed il governo centrale, oggi ci si trovi di fronte ad una totale richiesta di chiusura, lontana da quanto promesso dai Ministri interessati, i quali, occorre ricordarlo, pochi mesi fa erano stati i primi ad assicurare, in diverse sedi, che tale servizio non sarebbe stato messo in discussione”.
“Giustificare tale richiesta di chiusura, aderendo in maniera cinica ad una già discutibile normativa, non è altro che la dimostrazione di come si abbia poca conoscenza del nostro territorio, delle sue peculiarità e difficoltà – aggiunge – Fare richieste del genere, facendo riferimento solo ai numeri, calcolando la densità demografica, non analizzando, invece, la morfologia territoriale, le necessità quotidiane dei cittadini, le difficoltà per chi abita nei piccoli comuni montani a vedersi riconosciuti i propri diritti costituzionalmente garantiti, evidenzia come tali scelte e richieste siano il risultato figlio di un pragmatismo lontano dall’ascolto delle esigenze che tali territori hanno, oggi più che mai.
Personalmente profonderó tutto il mio impegno affinché tale insensata richiesta non trovi terreno fertile, così come sottolineato altresì dal Presidente Marsilio”.
“Mi auguro possa esservi un ravvedimento da parte del Governo, volto ad una più attenta analisi e risoluzione della controversia, finalizzata al mantenimento di un servizio essenziale per la comunità tutta quale il punto nascita di Sulmona – conclude – Di fronte a spoliazioni del genere, ad interventi mirati ad indebolire il nostro territorio, la nostra comunità, a mio avviso, non vi sono colori o discorsi di campanile, ma vi è l’esigenza di tutelare l’intero territorio regionale, pertanto, invito i miei colleghi consiglieri tutti affinché profondano il loro massimo impegno per salvaguardare il punto nascita di Sulmona ed addivenire ad una soluzione totalmente opposta rispetto alla inaccettabile richiesta pervenuta dal ministero”.