Si è conclusa non senza polemiche la sedicesima tappa del Giro d’Italia da Sacile a Cortina d’Ampezzo, di 153 chilometri. Due i protagonisti indiscussi della giornata: il maltempo ed Egan Bernal. La Maglia Rosa, già vincitrice sul traguardo di Campo Felice, ha concesso il bis nella ‘perla delle Dolomiti’: l’azione decisiva sulle dure rampe del Passo Giau, dove il portacolori della Ineos Granadiers si è lasciato alle spalle la concorrenza di Romain Bardet (secondo a 27 secondi) e Damiano Caruso (terzo di tappa e secondo in classifica generale). Più indietro Aleksandr Vlasov (2 minuti e 11 il suo ritardo) e Simon Yates (2’37”). Ottimo quarto posto per l’abruzzese Giulio Ciccone, che in classifica generale occupa il sesto posto, a 51 secondi dall’ultimo gradino del podio occupato da Hugh Carthy.
Il maltempo protagonista, dicevamo. Le pessime condizioni meteo (freddo e forte pioggia lungo tutto il percorso) hanno portato alla cancellazione delle salite del Passo Fedaia/Marmolada e del Passo Pordoi (Cima Coppi del Giro 2021). Gli organizzatori di Rcs Sport, in accordo con i corridori e le squadre, hanno optato per l’accorciamento della tappa dai 212 previsti ai 153 km. Decisione che non ha risparmiato polemiche da parte dei tifosi. Il direttore del Giro Mauro Vegni ha motivato la scelta in ottica sicurezza dei corridori: “Per questo – ha dichiarato – abbiamo pensato fosse meglio avere una tappa più corta, ma spettacolare, evitando due discese pericolose”.
Il vincitore di tappa, la Maglia Rosa Egan Bernal subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “Questa è una grande vittoria, vincere in Maglia Rosa è speciale. Anche per questo mi sono levato la mantellina nel finale per mostrare questa Maglia sul traguardo. Oggi volevo fare qualcosa di speciale per questo ho attaccato sul Passo Giau. È stata una tappa dura, resa anche più difficile dal meteo ma ho avuto la mentalità giusta sin dall’inizio della tappa. Ero pronto a soffrire e adesso sono veramente contento di questo successo!”.
Tanta montagna anche nella giornata di domani, nella tappa da Canazei a Sega di Ala, con il duro Passo San Valentino e la salita finale di 11,2 km al 9,8% di pendenza media.
Classifica di tappa: 1. Egan Bernal (Ineos Grenadiers) – 153 km in 4h22’41”, media 34.947km/h, 2. Romain Bardet (Team DSM) a 27″, 3. Damiano Caruso (Bahrain Victorious) s.t., 4. Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) a 1’18”, 5. Hugh Carthy (EF Education – Nippo) a 1’19”.
Classifica generale: 1. Egan Bernal (Ineos Grenadiers), 2. Damiano Caruso (Bahrain Victorious) a 2’24”, 3. Hugh Carthy (EF Education – Nippo) a 3’40”, 4. Aleksandr Vlasov (Astana – Premier Tech) a 4’18”, 5. Simon Yates (Team BikeExchange) a 4’20”.