Torna a tenere banco la questione relativa alla Cintarella, strada fucense di collegamento alla Telespazio. Il Comitato Lavoratori per la Sicurezza Stradale, questa volta, ha deciso di scrivere direttamente ai piani alti della Regione Abruzzo, rivolgendo le sue richieste al Presidente pro tempore della giunta regionale, Giovanni Lolli. «Il Comitato dei Lavoratori per la Sicurezza Stradale Cintarella, relativamente a quanto trattato durante il tavolo tecnico da Lei promosso, esprime apprezzamento alle azioni da Lei auspicate che riassumiamo di seguito: – Sbloccare i finanziamenti già stanziati e reperirne degli ulteriori per il completamento dei lavori di messa in sicurezza della strada Cintarella; – Promuovere un soggetto unico per far fronte all’inesistente manutenzione della strada stessa».
«Il Comitato La ringrazia e La invita a definire al più presto una data per il seguito della discussione, la quale ci auspichiamo sia fissata possibilmente entro il 31 ottobre. Da quanto riferito a questo Comitato, dai presenti alla riunione in questione, in considerazione della presenza degli Amministratori locali (Provincia e Comuni interessati), sottoscrittori dell’accordo del 29 ottobre 2015, per la messa in sicurezza della Cintarella, ci risulta che non sia scaturito alcun impegno a sanare, almeno in parte e in tempi certi, i pericoli presenti sulla strada, se non quello di incrementare la segnaletica d’obbligo a percorrere suddetta strada a 30 km/h. Se ciò significa messa in sicurezza, ‘alziamo le braccia in forma di resa’».
«Altre preoccupazioni del Comitato, ravvisate rispetto alla suddetta riunione, sono: La mancata risposta da parte del Presidente della Provincia di L’Aquila sul rendiconto dei fondi da utilizzare per il proseguimento dei lavori di messa in sicurezza sul tratto sprovvisto di guardrail. Dopo tutto questo tempo trascorso dalla fine dei lavori del primo lotto, ancora si aspetta il rendiconto. Non ci sono parole per giustificare tale inadempienza. L’ambiziosa proposta del Presidente della Provincia di L’Aquila e sua Amministrazione, avanzata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero delle Infrastrutture, per una nuova arteria per raggiungere il Centro Spaziale, è ritenuta dal Comitato un palliativo atto a perdere del tempo, e se ciò fosse anche possibile, risulterebbe una spesa inutile. La strada esiste, non occorre altro ‘cemento’, basta sistemare a dovere ciò che è presente realizzando corsie e spazi per i mezzi meccanici utilizzati per le attività agricole».
«L’assenza, inoltre, al tavolo del Consorzio di Bonifica, in qualche modo preoccupa ulteriormente, visto lo scopo per cui è stato istituito. Da quanto ci risulta, dispone di Personale e mezzi per lo sfalcio dell’erba, la pulizia delle banchine e realizzazione dei necessari scoli per far defluire l’acqua piovana, evitando pericolo sopra a pericolo. La domanda sorge spontanea: ‘Cosa costerebbe a Comuni, Provincia e Regione fare una convenzione con il Consorzio di Bonifica per la manutenzione, almeno ordinaria, sulla strada Cintarella?’».
«Egregio Presidente, come vede le nostre perplessità sono molteplici e conseguenti l’azione che ci ha portati a presentare un esposto presso la Procura della Repubblica. Se solo chi aveva firmato quel protocollo nel 2015 avesse perseguito, anche in minima parte, con una semplice e ordinaria manutenzione la chiusura delle buche e, lo sfalcio dell’erba che invade la carreggiata, oltre a raggiungere un primo grado di maggior sicurezza, che sicuramente avrebbe evitato guai ai vari automobilisti per gomme bucate, cerchi rotti, sospensioni danneggiate, avrebbe dato un segno tangibile di attenzione verso i cittadini che, purtroppo, quotidianamente sono sempre più sfiduciati. L’impressione è di essere abbandonati dalle Istituzioni, tanto da poter proporre il cambio di denominazione in ‘Via di Nessuno’, come indicato in un articolo di una testata giornalistica online locale del 9 novembre 2014, ‘CINTARELLA – Ritocchini, ma la strada si sgretola…’».
«Terremoti, ponti pericolanti e cadenti, dissesto idrogeologico, che causano vittime e dolore, sono all’ordine del giorno, a dimostrazione dell’incuria o di quanta poca manutenzione preventiva fa chi è preposto a programmarla e attivarla, ricorrendo alla solita frase: ‘non ci sono fondi’. Fondi, costretti a trovare nell’immediatezza, che esponenzialmente lievitano, per gestire l’emergenza. Sono anni che si continua a gestire il territorio in questo modo. Chissà quando ci si sveglierà per invertire la rotta. Al di là delle buone intenzioni, Signor Presidente, vediamo un continuo rimescolamento delle carte con risultati potenziali sì, ma che vanno al di là del breve periodo, come da noi da sempre auspicato».
«Nella speranza di essere smentiti e di riacquisire la fiducia ormai compromessa dalle mancate risposte a tutti i cittadini, La invitiamo a dare calendarizzazione al nuovo incontro, per il monitoraggio dell’andamento delle azioni già concordate al quale avremmo il piacere, oltre che il vivo interesse, a partecipare».
Fonte: Comitato Lavoratori Sicurezza Stradale
Foto di: Info Media News