«Leggo di una preannunciata occupazione della Clinica “L’Immacolata” a seguito dell’evoluzione di un Cda. A cosa porterebbe un’azione del genere ora?».
Esordisce così il primo cittadino di Celano Settimio Santilli, alla notizia dello stato di agitazione dichiarato dai lavoratori della Clinica Immacolata, per la mancata riattivazione dei servizi ambulatoriali della struttura.
Stando all’ordinanza firmata dal governatore Marco Marsilio, i servizi in questione avrebbero dovuto riaprire ieri mattina ma il Cda della Clinica ha optato per lo slittamento.
Più della metà dei 116 lavoratori sono in cassa integrazione per l’emergenza Coronavirus e gran parte di questi avrebbe ripreso a lavorare con la riattivazione dei servizi ambulatoriali.
Oggi alle 17 si riunirà il Cda a Roma.
«Parliamo di una struttura privata che eroga un servizio pubblico sanitario in convenzione con la Regione. Attenzione a non lasciarsi fomentare strumentalmente. In questi casi si fa male sempre il più in buona fede ed ingenuo. Se ci sono delle problematiche da risolvere non è questa certamente la soluzione» incalza Santilli.
Il primo cittadino sottolinea che, se ci fossero delle fasi in itinere, con un’azione del genere, salterebbero prima di iniziare ed anzi si romperebbe tutto quanto di buono ed eccellente si è costruito sanitariamente, professionalmente e strutturalmente in questi anni.
«Mi auguravo che quanto scongiurato nella stessa Clinica, ed invece accaduto in altre strutture private a pochi chilometri da Celano, dove oltre ai pazienti, si è ammalato di Covid19 anche il personale sanitario, non venisse dimenticato facilmente e che ci avesse insegnato qualcosa.
Rimane mio dovere invitarvi alla calma, lucidità ed equilibrio in maniera assoluta.
Capisco la preoccupazione, ma abbiate fiducia.
Un passo la volta. Un passo la volta con cautela e razionalità» conclude il sindaco.