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Clinica L’Immacolata di Celano: nubi all’orizzonte

I sindacati: “Si riprenda subito l’attività, garantendo i servizi agli utenti e si tutelino i 116 lavoratori”. Chieste garanzie a tutto tondo.

Clinica Immacolata, UIL FPL: «Chieste garanzie»

La casa di cura L’immacolata di Celano è l’unica struttura, a differenza di tutte le altre che hanno già ridato il via alle attività sanitarie, a tergiversare sul ripristino dell’erogazione sia dei servizi che dei ricoveri, tanto che ad oggi tranne qualche sporadico ricovero in Chirurgia, non se ne registra neppure uno nel reparto di Medicina”. A denunciare l’immobilismo della struttura sanitaria privata di Celano è il componente della segreteria provinciale Uil Fpl Florindo De Angelis che esprime grande preoccupazione e disappunto per la grave situazione lavorativa in cui versano i dipendenti della struttura e per i disservizi a danno degli utenti che si sono sempre avvalsi delle prestazioni sanitarie che la casa di cura eroga da molti anni.

“Stiamo riscontrando da parte della proprietà, che detiene il controllo della struttura, una palese incapacità gestionale o una poco chiara volontà di non ripartire”.

“Questo lo dimostra il fatto che dopo l’ordinanza regionale n° 55 del 05 maggio scorso che dava il via libera alla ripartenza dell’attività sanitaria per tutte le case di cura private, L’Immacolata è l’unica che ancora non riprende le attività – aggiunge – Il dg della struttura Favari, negli incontri che abbiamo avuto, non ha saputo dare risposte chiare e precise in merito alla tempistica per una completa riapertura, sia in termini di ricoveri che di prestazioni ambulatoriali. Inoltre la situazione sta creando tensione tra i lavoratori, dovuta soprattutto ad una riduzione importante degli stipendi”.

La Uil Fpl provinciale, a tutela e salvaguardia dei diritti e interessi dei lavoratori, si è prodigata fin dalla metà di maggio affinché il nuovo dg prendesse in tempi rapidi delle decisioni per far ripartire l’attività, ma ad oggi, dopo circa un mese, ancora non è stato fatto nulla. “E’ doveroso far riflettere sia l’azienda che le istituzioni politiche che questa struttura per tantissimi anni ha garantito non solo a Celano, ma a tutto il comprensorio della Marsica, oltrepassando anche i confini regionali, un presidio di qualità e di alta specializzazione nel campo della cura e dell’assistenza sanitaria, tanto che la stessa struttura si è sempre avvalsa di ottimi professionisti che hanno garantito un alto profilo della qualità delle cure”, prosegue De Angelis.

Quello della Uil Fpl oggi è un grido d’allarme a tutela degli utenti e di tutti i lavoratori, rivolto sia alla politica locale che regionale. “E’ necessario riprendere il discorso iniziato, e poi interrotto a causa dell’emergenza Covid-19, nel corso del tavolo tecnico istituito al Comune di Celano, durane il quale erano state chieste garanzie sia all’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì, sia al presidente delle Giunta regionale Marco Marsilio – conclude – E’ giunto il momento di attuare tutte le garanzie volte a salvaguardare il mantenimento di questa struttura e dei 116 lavoratori del comparto e di tutte le professionalità mediche, amministrative e professionali”.

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