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Clinica Odontoiatrica D’Annunzio all’avanguardia

Agli studenti offerta formazione d'eccellenza sul campo

“La realtà aumentata e l’Intelligenza artificiale rappresentano la nuova frontiera dell’odontoiatria: una rivoluzione in atto che vede la clinica odontoiatrica dell’Università Gabriele D’Annunzio all’avanguardia, potendo vantare uno dei pochi laboratori dedicati in Italia, che oltre a garantire l’eccellenza nella diagnosi e nella cura, offre una formazione di altissimo livello ai nostri studenti, garantendo loro una certa e buona occupazione appena terminato il ciclo di studi”.

Lo afferma il professor Tonino Traini, professore ordinario di tecnologie protesiche e responsabile del laboratorio Digital lab che rappresenta uno dei fiori all’occhiello della clinica odontoiatrica dell’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti, fondata nel 1998, con sede nel nuovo polo didattico in via dei Vestini, 31 a Chieti Scalo, diretta dal direttore sanitario Sergio Caputi, ex magnifico rettore della D’Annunzio, professore ordinario di Protesi dentaria nei corsi di laurea in Odontoiatria e Igiene dentale, nonché presidente della Fondazione dell’Università Gabriele d’Annunzio.

Prof. Tonino Traini

Suddivisa in dieci unità operative, la Clinica odontoiatrica è frequentata da un totale di 300 studenti in ciascun corso di laurea, a cui si aggiungono 90 specializzandi, provenienti non solo dall’Abruzzo, ma da tutta Italia, e in particolare da Puglia, Marche e Campania. Le prestazioni oggi superano le 10.000 l’anno.

“Il laboratorio che dirigo – entra nel merito il professor Traini – è dotato di strutture, attrezzature e competenze che permettono di operare nell’ambito della realtà virtuale e della realtà aumentata. Questo ci consente, rispetto all’odontoiatria classica, di poter operare attraverso simulazioni digitali, l’integrazione e affinamento di dati che scaturiscono per esempio dalle tac dentali ‘cone beam’, sovrapposte ai sistemi di impronta digitale, consentendo al clinico di individualizzare la terapia sul paziente, ancor prima di rendere efficace la terapia stessa con gli atti operativi, con la possibilità di ottenere in tempi brevi ed efficaci terapie protesiche che in altro modo sarebbero più lunghe e più difficili da realizzare, perché più legate alla esperienza individuale dei singoli soggetti”.

Ruolo sempre più preponderante nel digital lab lo sta recitando l’Intelligenza artificiale e spiega a questo proposito il professor Traini: “con l’IA possiamo integrare le informazioni e velocizzare i processi decisionali che consentono al clinico di portare a termine la terapia con efficacia e successo. Ad esempio, le diagnosi di alcuni tipi di lesioni cariose possono essere facilitate dall’intelligenza artificiale che ha per così dire un occhio più attento, essendo più matematica. L’IA non sostituisce ovviamente il medico, semplicemente lo assiste: propone, sottolinea o evidenzia determinati aspetti e dunque una possibile decisione, ma poi ovviamente spetta al medico accettare o scartare o anche variare”.

“Il laboratorio è a disposizione di tutti gli studenti della clinica odontoiatrica – conclude Traini -, ai futuri odontoiatri, ai frequentatori di master e ai dottorandi di ricerca e non solo, con una particolare predisposizione agli aspetti informatici. Qui arrivano anche gli studenti della scuola di ingegneria biomedica e gli ingegneri biomedici. Le competenze avanzate, apprese sul campo, nella pratica, rappresentano uno straordinario punto di forza nel curriculum e dunque per la competitività in termini di occupazione lavorativa”.

 

Comunicato stampa

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