A poco più di un anno dall’inizio della pandemia, incontriamo il Presidente della CNA di Avezzano, Francesco D’Amore, a cui chiediamo di fornirci un quadro di quella che è stata l’attività dell’Associazione marsicana di piccole e medie imprese da lui guidata.
Sicuramente un anno difficile, ne abbiamo avuto e tuttora ne abbiamo contezza tutti; fatta eccezione di alcuni pochi settori, penso all’alimentare, al farmaceutico, le nostre imprese hanno pagato un dazio altissimo a questa pandemia. Da subito eravamo consci del fatto che si sarebbe trattato di un’emergenza sanitaria ed economica al tempo stesso, cui si sono aggiunti anche i connotati propri di una crisi sociale. Tutti noi, imprenditori, cittadini abbiamo dovuto riparametrare i nostri stili di vita, le nostre abitudini e solo questo basta per capire quale sia stata la portata di questo tsunami, oserei definirlo.
Dal primo momento, CNA, a tutti i livelli, territoriale, provinciale, regionale e nazionale, con i propri apparati, le proprie strutture di servizio, ha intrapreso azioni straordinarie di sostegno per le imprese rappresentate, e per questo è doveroso rivolgere subito un ringraziamento a quanti del nostro sistema, dirigenti, dipendenti, funzionari e collaboratori, si sono adoperati per non lasciare indietro nessuno. Un periodo si difficile ma che ci ha aiutato a trovare alcuni spunti di riflessione che precedentemente neanche venivano minimamente presi in considerazione; mi riferisco in particolare all’intensa attività unitaria portata avanti dal primo momento da tutte le Associazioni di categoria del nostro territorio, quando si è presa coscienza che solo parlando tutti la stessa lingua si potevano portare avanti progetti di sostegno per le imprese rappresentate.
Quell’intuizione avuta da tutte le sigle datoriali nel periodo marzo-aprile 2019, oggi sta dando i propri frutti, ovvero iniziative e progetti condivisi con la politica locale e regionale.
Oggi più che mai non ci deve essere antagonismo tra Associazioni di categoria, tutt’altro, e le parti sociali, enti, istituzioni pubbliche e private per noi oggi rappresentano partner importanti per sostenere il tessuto imprenditoriale.
Senza dilungarmi troppo, continua sul punto D’Amore, trascorso il primo lockdown, in occasione del 1 maggio del 2020, decidemmo, insieme al Direttore Fabrizio Belisari, di uscire con un manifesto che celebrava l’eroismo del personale sanitario in guerra in prima linea contro un virus che ancora non si conosceva bene, unitamente all’eroismo del mondo della piccola e media impresa che resisteva ad un periodo così lungo di chiusura, vedendo azzerare i propri fatturati; imprenditori che con estrema difficoltà hanno mantenuto posti di lavoro, continuando ad investire reinventando i propri spazi di lavoro, i propri processi produttivi nel momento in cui è stata data loro la possibilità di riavviare le proprie attività con l’adozione di specifiche misure anticontagio.
Sabato prossimo, 1 maggio 2021, a distanza di un anno vogliamo festeggiare il lavoro in maniera diversa: tenendo aperte le nostre attività, anche nelle prossime domeniche e giorni festivi, senza limiti di orario, perché è così che i nostri imprenditori hanno intenzione di scrollarsi di dosso un periodo che è stato troppo duro nei loro confronti.
Chiediamo al direttore della CNA di Avezzano: in termini numerici cosa ha significato questo anno di pandemia per la Vostra Associazione?
Innanzitutto anche io mi unisco ai ringraziamenti rivolti dal mio Presidente ai dirigenti, dipendenti e collaboratori tutti del nostro sistema; senza queste azioni sinergiche, di squadra tra i nostri apparati e tra tutte le Associazioni credo, anzi sono certo, che sarebbe stato difficile se non impossibile raggiungere risultati importanti come quelli conseguiti quest’anno. Si, è proprio così: dall’analisi condotta sui nostri settori di attività abbiamo rilevato dati significativi di azioni intraprese a sostegno delle nostre imprese, in beffa, passatemi il termine, a questo annus horribilis. Bati pensare che Fidimpresa, il Confidi di CNA Avezzano, a dicembre 2020 ha confermato lo stesso trend di erogazioni del dicembre del 2019: per essere più precisi 1.875.320 euro nel 2019 e 1.796.450 euro nel 2020.
Ci possiamo ritenere più che soddisfatti per aver sostenuto, con la concessione delle nostre garanzie, circa 350 imprese del territorio di riferimento della CNA di Avezzano, nonché 25 START-UP assistite nel pieno della pandemia. Assistenza data ad imprese e cittadini tramite i servizi di Caf e Patronato CNA; un’intensa attività che si sta conducendo a far data da dicembre 2020, tramite il Consorzio Edilcoop Abruzzo, di emanazione CNA Avezzano, nella direzione del Superbonus 110% e non solo; attività di formazione svolta da remoto. Insomma, contro ogni aspettativa “in casa CNA Avezzano”, in questi giorni ci stiamo togliendo una piccola soddisfazione, ovvero quello di “festeggiare” il conseguimento di un risultato per noi molto importante; vi do solo un numero: 1475 si riferisce all’insieme di imprese – 1.130, cittadini – 87, pensionati – 258 che ad oggi usufruiscono dei servizi della CNA di Avezzano. Dati in crescita rispetto al 2019, tuttavia per noi non rappresentano un punto di arrivo, tutt’altro, soprattutto se prendiamo in considerazione un altro dato molto significativo, vale a dire quello delle cessazioni attività iscritte a CNA sul territorio di nostra competenza – ben 46 – che ci dà la misura di quanto sia stato forte l’impatto di questa emergenza sanitaria nei confronti del contesto economico; 46 imprese che non ce l’hanno fatta, sono state costrette a chiudere. Ed è proprio da questo dato che si fonda il nostro periodo di ripartenza; una ripartenza che deve essere veloce per le nostre imprese che hanno tanto terreno da recuperare e tanto andranno ancora sostenute dalla nostra associazione.