Vero è che nell’arco di due settimane, precisamente nel secondo giorno in zona gialla, l’Abruzzo fa registrare un preoccupante balzo in avanti in termini di ricoveri in terapia intensiva ed un peggioramento degli altri indicatori. A livello territoriale i numeri più alti dei contagi sono quelli registrati in primis nel Teramano, seguito dal Chietino, provincia di Pescara e, in ultimo, dall’Aquilano. Tuttavia è altrettanto vero che continua con un trend positivo l’ottima campagna vaccinale grazie all’estensione del Super Green Pass.
Ed è proprio da quest’ultimo aspetto che prende le mosse l’analisi condotta dalla CNA di Avezzano tra gli operatori iscritti all’Associazione, in particolare bar, ristoranti, strutture ricettive, trasporto persone, in un territorio che oltre a comprendere la Marsica intera, si estende nel Carseolano, Valle Roveto, Valle Peligna, Alta Valle del Sagittario e comprensorio dell’Alto Sangro. I nostri operatori dei settori su elencati, – si legge in una nota a firma di Fabrizio Belisari, direttore della CNA marsicana, non potrebbero, in questa fase, sopportare nuovi periodi di chiusura forzata delle proprie attività, né tantomeno, cosa ancora più dannosa, aperture a singhiozzo che seguano l’andamento dei dati epidemiologici. Significherebbe, ad onor del vero, tornare indietro ad un periodo, il più triste di questa “epoca pandemica”, in cui non si conoscevano natura e portata del virus, non si avevano armi a disposizione per combatterlo. Oggi, rispetto ad un anno fa, lo scenario è notevolmente modificato; manca un ultimo importante elemento all’appello, consentitemelo, ovvero l’acquisizione di un sano civismo e senso di responsabilità da parte di una fetta di popolazione, ancora troppo ampia e che, per varie ragioni, si ostina a rimanere su posizioni che non fanno altro che rendere ancora più difficile questa sfida; ne vale la ripresa e la crescita di un Paese intero che già ha consegnato e continua a consegnare troppe vittime a questo carnefice di nome Covid-19.
Civismo e senso di responsabilità che non manca sicuramente tra i nostri operatori economici che da subito hanno adottato le nuove linee guida contenute nell’ultimo Decreto Legge del 7 gennaio 2022; così come le scuole che, erroneamente, in questa fase vengono additate come ambienti in cui il virus viaggia più velocemente di contagi; piuttosto è da monitorare ciò che avviene, in molti casi, al di fuori degli ambienti scolastici. Signori, le regole ci sono, è da tempo che ci vengono ben comunicate. Rispettarle significherebbe evitare nuove serrate forzate da parte delle imprese, nuovi disagi all’interno dei nuclei familiari in cui marito e moglie, al pari di funamboli, cercano di contemperare le proprie esigenze lavorative con la DAD dei propri figli. Cerchiamo di evitare di nuovo tutto ciò, recuperiamo la nostra normalità. Oggi lo scenario è più chiaro…i vaccini ci sono!