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Cna: “Marsica venga annessa al Cammino d’Abruzzo”

"Auspichiamo che non vengano tagliate fuori le centinaia di Imprese e Associazioni che ogni giorno lavorano sul nostro territorio per ampliare e perfezionare l’offerta turistica"

Apprendiamo con grande entusiasmo la notizia comparsa ieri sui giornali relativa alla sottoscrizione, in data 24 febbraio, di un protocollo d’intesa per la realizzazione di un percorso ciclo-pedonale denominato “Il Cammino d’Abruzzo”; entusiasmo però velocemente spento nel momento in cui ci siamo resi conto che i 660 km del Cammino, di fatto, tagliano fuori una buona parte delle aree interne, in particolare la Marsica, che avrebbe potuto apportare elementi e siti di interesse andando ad arricchire ulteriormente questo bellissimo progetto.

È quanto contenuto in una nota a firma degli operatori turistici di CNA Turismo Avezzano. Non una tappa che ricomprenda anche la Marsica, sottolinea Francesco D’Amore Presidente dell’Associazione marsicana; da anni la nostra Associazione lavora su progetti ed iniziative legate al comparto del turismo, in considerazione delle centinaia di imprese del settore che rappresentiamo.

Un territorio ricco di storia, siti archeologici che poteva dire la sua in seno a tale progetto; pensiamo al sito di Alba Fucens, Amplero, Angizia, Marruvium, solo per citarne alcuni; il Fucino che di per sé è un condensato di storia, tradizione e innovazione; il Cammino di San Tommaso, il Cammino dei Briganti; insomma altrettanti km da percorrere a piedi o in bici per regalare tante altre attrazioni ai turisti.

Auspichiamo, continua Fabrizio Belisari direttore della CNA di Avezzano, che venga rivisto tale protocollo e che non vengano tagliate fuori da questa grande opportunità le centinaia di Imprese e Associazioni che ogni giorno lavorano sul nostro territorio per ampliare e perfezionare l’offerta turistica; Tour Operator che hanno radicalmente cambiato il concetto, passando da un turismo esclusivo ad un turismo inclusivo, dando la possibilità, grazie ad ingenti investimenti e alle loro specializzazioni, anche a persone con disabilità, di godere delle bellezze del nostro territorio; giovani che grazie alle loro start-up hanno coronato il proprio sogno imprenditoriale nel settore del turismo, andando a colmare dei vuoti e a dare delle risposte, fin ad ora assenti, anche in questo comparto.

Non possiamo permetterci di tenere fuori da questo progetto una fetta così ampia di operatori e un territorio che oltretutto vanta una posizione strategica rispetto ad un flusso turistico proveniente da centri di non poco conto, Roma, Napoli. Che sia veramente un Cammino di tutto l’Abruzzo, questa la conclusione di Belisari.

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