Spacciavano droga e in particolare cocaina per i giovani della Pescara bene nelle zone della movida, utilizzando una società di delivery per la vendita di cibo e il relativo sito internet e anche attraverso wap usando un linguaggio in codice, per aggirare le limitazioni del Lockdown, ma sono finiti nella rete della Polizia.
Ieri mattina eseguita dagli agenti della Squadra mobile della Questura di Pescara una Ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Pescara su richiesta del Pm Luca Sciaretta con la custodia cautelare in carcere per 4 giovani e una ai domiciliari.
Confiscati ad uno degli indagati 49mila euro probabile provento dell’attività di spaccio. I reati sono quelli di spaccio di sostanze stupefacenti. Ad uno degli arrestati contestato anche il possesso di un’arma clandestina.
L’indagine era partita nell’ottobre 2020 dopo alcuni arresti per droga avvenuti a Pescara Portanuova e che avevano portato a far capire agli inquirenti che gli spacciatori, che si servivano dei cosiddetti “cavalli”, potessero aver allargato il giro dello spaccio fuori da Rancitelli. Una sorta di spaccio itinerante tramite il delivery che permetteva facilità di movimento. Ricostruiti anche episodi intimidatori nei confronti dei clienti debitori e anche nei confronti di concorrenti nello spaccio. Durante l’indagine effettuati altri 4 arresti in flagranza di reato. Documentate almeno 200 cessioni di droga per lo spaccio di circa mezzo kg di droga al mese. I dettagli dell’inchiesta sono stati illustrati questa sera in Questura a Pescara dal dirigente della Squadra Mobile Gianluca Di Frischia.