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Coldiretti L’Aquila: incontro con gli allevatori

Presentare, anche alla luce delle tante difficoltà del settore a causa della guerra in Ucraina e del caro energia, quelle che potrebbero essere le possibilità collegate alla riforma imminente.

In un momento di grande crisi per il settore zootecnico, Coldiretti L’Aquila incontra gli allevatori per illustrare il futuro della politica agricola comunitaria. L’appuntamento è a Castel di Sangro domani martedì 24 gennaio alle ore 18 nella sala polifunzionale di Piazza Plebiscito (vicino al Comune) per presentare, anche alla luce delle tante difficoltà del settore a causa della guerra in Ucraina e del caro energia, quelle che potrebbero essere le possibilità collegate alla riforma imminente.

All’incontro, oltre al vice Presidente di Coldiretti L’Aquila Fabio Cianfaglione, al Presidente della Sezione di Castel Di Sangro Federico Varallo e al Presidente della Sezione di Pescasseroli Mario Colabrese, parteciperanno il presidente della Provincia dell’Aquila e sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso, il presidente dell’associazione allevatori Pietropaolo Martinelli e il direttore del Parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise Luciano Sammarone.

“Quasi una stalla su dieci (9%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività per l’esplosione dei costi con rischi per l’economia e l’occupazione ma anche per l’ambiente, la biodiversità e il patrimonio enogastronomico nazionale” spiega il direttore di Coldiretti L’Aquila Domenico Roselli.

“Si tratta di una situazione generalizzata che, tuttavia, nella nostra provincia è particolarmente preoccupante per la forte vocazione zootecnica dei nostri imprenditori. A strozzare gli allevatori italiani è l’esplosione delle spese di produzione e di gestione aziendale, a cui si aggiunge il problema della disponibilità di fieno e foraggi tagliata dalla siccità e dal cambiamento climatico – aggiunge il direttore – è a rischio un patrimonio importantissimo anche a livello sociale perché quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento delle zone svantaggiate”.

Da questi presupposti l’esigenza di approfondire la nuova Politica agricola comunitaria, il sistema di aiuti, le opportunità nonché i cambiamenti previsti dalla riforma. “È necessario che gli allevatori conoscano e vengano informati sui cambiamenti in atto – conclude il Vice Presidente Cianfaglione – in questo incontro raccoglieremo inoltre le loro istanze e la presenza di amministratori pubblici sarà un primo passo per una condivisione delle problematiche e per l’attuazione delle future strategie”.

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