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Collelongo dona 4175 euro ad Arquata del Tronto, paese in cui ‘Il coraggio non trema’

Sono passati quasi dieci mesi da quando i sussulti della terra hanno distrutto intere cittadine del Centro Italia. Secondi di paura, prima, a immobilizzare gambe e piedi, poi minuti di consapevolezza, quella del vedere il proprio mondo sgretolarsi d’improvviso, infine solo silenzio. Non sono bastati dieci mesi, però, a dimenticare che migliaia di persone hanno ancora un disperato bisogno d’aiuto. Un concreto sostegno a uno dei centri spazzati via in un caldo giorno d’estate, Arquata del Tronto, è arrivato da Collelongo, sotto forma di 4175 euro.

18881876_1353476738034930_4148904889892764821_n«Il 3 giugno scorso io, il consigliere Rocco Venettacci e il presidente della Protezione Civile di Collelongo, Paolo Lucarino – spiega Rosanna Salucci, sindaco di Collelongo – ci siamo recati ad Arquata del Tronto, per donare ufficialmente al Comune una somma di denaro, raccolta per sostenere la ricostruzione di un intero paese sgretolato dal terremoto dell’agosto scorso». Un pranzo solidale e vari eventi sono serviti a raggiungere la cifra poi consegnata, attraverso un assegno circolare al vice sindaco della cittadina, Michele Franchi.

«La prima sensazione che ho provato osservando e attraversando le briciole di quelle che, prima delle scosse, erano case e residenze è stata un nodo in gola. Arquata del Tronto non c’è più. Si dovrà ricostruire non solo la cittadina, ma anche la speranza della sua gente che, purtroppo, in pochi attimi ha perso tutto», prosegue il primo cittadino. «Ad ergersi ancora, con la sua antica imponenza, sul perimetro di un paese fantasma resta la torretta di avvistamento, di epoca medievale, sita al confine tra ben quattro regioni, Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. L’apparato ha subito delle lesioni ma non troppo gravi. Tutt’intorno, però, macerie e un assordante silenzio». La popolazione, infatti, è stata evacuata. La maggior parte di essa è stata allocata negli hotel sulla costa, altre famiglie hanno trovato, invece, una sistemazione autonoma. «Le case arriveranno – ha specificato Rosanna Salucci – ma ci vorrà tempo».  18893381_1353474474701823_4211754963788639041_n

«L’incontro con il vice sindaco del posto si è svolto in un container adibito a ufficio comunale, per la precisione a sala consiliare. Vedere tanta distruzione spaventa, perché ti immedesimi in quella drammatica situazione e pensi che quella, un giorno, potrebbe diventare la tua realtà». «Fortunatamente, però – sottolinea il sindaco – molti sono stati gli aiuti pervenuti ai centri distrutti dalle scosse sismiche dell’estate 2016 e dell’ottobre successivo. Ad esempio importantissimo è stato il contributo della Famiglia Agnelli, che ha, tra l’altro, posto la prima pietra di una nuova e sicura scuola».

18881748_1353471741368763_6980614801975053330_nLa forza per andare avanti, tuttavia, c’è ed è radicata in un gruppo di giovani membri della Pro Loco del posto. Ha la forma di una frase breve, ma di reazione a una situazione che non può divenire normalità. «Questi ragazzi si trovano in uno dei container sistemati per garantire spazi abitabili, o quantomeno fruibili a molteplici scopi, per gli sfollati. Proprio dentro uno di essi i ragazzi si sono sistemati – conclude il sindaco – per vendere delle maglie con stampata la scritta: ‘Il coraggio non trema’, sullo sfondo della torre superstite dal terremoto. Un segno, chiaro e convinto, della determinazione di chi, nonostante le avversità della vita, ha deciso di andare avanti, con la certezza di un nuovo futuro possibile».

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