Anni e anni di ricerche e di studi per addivenire alla produzione di una novità, in chiave agricola e in ottica culinaria: la patata IGP del Fucino protagonista di un brevetto già depositato, che la vede come custode alimentare di più fosforo rispetto alle altre tipologie di patate in commercio.
Sabato scorso, si è tenuto ad Aielli un convegno sul tema. Convegno al quale hanno preso parte anche delegati dell’Accademia Italiana della Cucina, associazione che esporta le bellezze culinarie nazionali all’estero.
L’obiettivo è sempre lo stesso, trovare nuove rotte del commercio per questo prodotto dalle proprietà organolettiche e nutrizionali invidiabili. Più fosforo per la patata fucense, quindi, ma assorbito in maniera del tutto naturale dal terreno tramite l’utilizzo di un particolare enzima.
Un’idea, sviluppata dal Consorzio per la Tutela della patata del Fucino con l’Università aquilana, nata già negli anni ’90.